Giornata nazionale contro leucemie, mieloma e linfomi
Ail e scienza dalla parte dei pazienti per il benessere

2022-06-22T12:47:21+02:00 21 Giugno 2022|Attualità|
giornata di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

La Giornata nazionale contro leucemie, mieloma e linfomi si celebra ogni 21 giugno, ed è l’occasione giusta per riportare lo sguardo dell’opinione pubblica su malattie molto pericolose e insidiose che hanno bisogno di essere affrontate costantemente con tutti i mezzi, dai servizi sanitari alla ricerca.

In questo 2022, il focus della giornata nazionale è un convegno a Roma, presieduto dal presidente nazionale di Ail Pino Toro, e contraddistinto dalla presenza di ospiti autorevoli pronti ad approfondire temi chiave, come innovazione scientifica sul modo di affrontare le malattie, come servizi di supporto ai pazienti, e naturalmente come criticità da combattere per migliorare, negli anni a venire, il benessere dei tantissimi che ogni giorno devono affrontare una battaglia difficile contro queste patologie.

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Il programma della conferenza per la Giornata mondiale contro le leucemie

Tra i principali ospiti della giornata organizzata da Ail (Associazione italiana contro leucemie, mieloma e linfomi) ci sono Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Stefano Zamagni, presidente dell’Accademia pontificia delle scienze sociali, e Maria Teresa Voso, presidente della Società italiana di ematologia sperimentale.

Con loro, tantissimi scienziati di alto livello, tutti pronti a intervenire alla conferenza stampa dal titolo “Ail e l’ematologia italiana: un’alleanza che guarda il futuro”, in programma all’Accademia di San Luca a Roma.

Leucemie, linfomi e mielomi sono malattie per fortuna abbastanza rare ma che possono rivelarsi in ogni momento e a tutte le età, impattando  in modo molto significativo sulle vite di chi viene colpito, sia a livello di cambiamenti nella quotidianità, sia a livello di shock psicologico.

Non è semplice individuarle con la diagnosi precoce, e coinvolgono il sangue, che è la carta d’identità del nostro organismo: le leucemie, i linfomi e i mielomi agiscono contro la normale maturazione delle cellule del sangue, causando immunodeficienze e carenza di piastrine, aumentando così il rischio di emorragie con il conseguente bisogno assoluto di trasfusioni.

Ma come evolvono i trattamenti per i pazienti colpiti, che naturalmente divengono a tutti gli effetti soggetti molto fragili?

Oggi, per fortuna, un grande aiuto può arrivare dalla ricerca sulle cellule staminali, che rendono possibili  le cosiddette “terapie intelligenti” mirate e personalizzate.

Anche la terapia genica ha cambiato in meglio il destino e i trattamenti di molti pazienti,  quelli su cui è possibile utilizzare  cellule CAR-T.

Grazie alla ricerca, che non dovremo mai smettere di supportare,  è possibile guarire oltre il 50% dei pazienti affetti da malattie ematologiche.

E non è tutto. 

Il 21 giugno e la Giornata nazionale sono l’occasione “per raccontare l’impegno delle 82 sezioni Ail a favore dei pazienti e delle loro famiglie, un supporto che non si è mai fermato anche nelle fasi più critiche dell’emergenza Covid-19. Anche in un momento di grande difficoltà, le sedi territoriali AIL hanno potenziato il servizio di cure domiciliari, il sostegno ai centri ematologici e i servizi di supporto informativo dedicati ai malati e ai caregiver”.

Un’attività necessaria dei volontari alla salute dei malati che non è importante, ma fondamentale – spiega Pino Toro, presidente nazionale Ail già intervenuto al WBDD di Avis 2022 – fondamentale almeno quanto la prevenzione,  quanto l’efficienza delle reti ematologiche su tutto il territorio nazionale, quanto l’attenzione all’ambiente, e come il supporto psicologico ai pazienti, il lavoro di sensibilizzazione nelle scuole e la formazione dei volontari, e infine, come la sensibilizzazione sul dono del sangue: “Noi ogni anno facciamo interventi in circa 50 scuole, in cui non parliamo di leucemia ma di donazione di sangue e di midollo. Non bastano questi interventi spot, ma noi abbiamo bisogno che nelle scuole questa materia diventi materia obbligatoria, che spieghi il dono non come mero fatto emozionale ma di educazione civica. Il momento fondamentale è nelle scuole e non possiamo perdere nessun ragazzo. Serve un’azione politica”.

Un lavoro collettivo, per allargare le reti di volontari che le associazioni del dono del sangue conoscono bene e promuovono sul territorio.

Per la conferenza “Ail e l’ematologia italiana: un’alleanza che guarda il futuro” è prevista la DIRETTA STREAMING sui canali social dell’associazione: 

https://www.facebook.com/AIL.associazione.contro.leucemie