Donazioni, non basta la volontà. Ecco quando si è esclusi per sicurezza

2022-05-11T14:01:43+02:00 11 Maggio 2022|Salute|
Carenze di Sergio Campofiorito

Non sempre, purtroppo, è possibile donare il sangue. Superata la questione della volontà, la decisione dentro sé stessi da cui parte tutto, bisogna affrontare il breve iter che precede il prelievo. Un passo indispensabile per la sicurezza e la salute, sia del donatore, sia del ricevente.

Il diniego alla donazione può essere sia temporaneo, legato quindi a fattori transitori, sia permanente e ha alcune differenziazioni tra uomo e donna. Anzitutto, esistono alcuni parametri standard, condizioni basilari alle quali attenersi prima di recarsi in qualsiasi centro trasfusionale: età compresa tra i 18 e i 70 anni al massimo; peso corporeo non inferiore ai 50 chilogrammi; pressione arteriosa sistolica 110 – 180 mmHg; polso 50/100 battiti/minuto, regolare; emoglobina non inferiore a 12,5 g/dL per le donne e a 13,5 d/dL per gli uomini.

donazioni

Sacche di plasma

La discriminante più evidente tra uomo e donna è la gravidanza, una donna può donare il sangue sei mesi dopo il parto o sei mesi dopo un’interruzione di gravidanza.

Ci sono poi tutta una serie di regole legate allo stato fisico del donatore, ecco quali sono:

FRATTURE

Nel caso un volontario si sia fratturato una o più ossa del corpo, è temporaneamente sospeso dalla possibilità di donare il sangue. La sospensione dura fino alla completa guarigione della frattura.

OPERAZIONI CHIRURGICHE

I tempi di sospensione per gli interventi variano in base ai tipi di operazione che possono essere considerate minori, maggiori o odontoiatriche. Nel caso di interventi chirurgici minori (che possono essere ad esempio l’applicazione di punti di sutura, l’asportazione di cisti o nei, piccoli interventi di chirurgia estetica) è possibile donare dopo la completa guarigione delle ferita. In caso di somministrazione di antibiotici, devono essere trascorsi almeno quindici giorni dalla fine della terapia.

Dopo essersi sottoposti a un intervento chirurgico maggiore (ad esempio: al cuore, all’apparato digerente, ai polmoni), la sospensione alla donazione ha una durata di quattro mesi dall’operazione.

Stesso tempo per gli interventi chirurgici odontoiatrici.

CURE ODONTOIATRICHE

Diversi i tempi di sospensione in caso di cure odontoiatriche. In caso di medicazioni, otturazioni, pulizia dei denti devono essere trascorse 48 ore per poter donare il sangue. Vale anche qui la regola terapia antibiotica che automaticamente sospende per 15 giorni (dalla fine della terapia) la possibilità di donare.

Nell’eventualità di devitalizzazione, estrazione della radice dentaria, estrazione e riparazione dentaria, terapia canalare deve trascorrere una settimana (in caso di terapia antibiotica vale sempre la regola dei 15 giorni).

STILI DI VITA

Il comportamento sessuale di un potenziale volontario può pregiudicare l’atto della donazione. Sono infatti temporaneamente sospesi dalla donazioni tutti coloro che hanno avuto un rapporto sessuale, occasionale, considerato a rischio (in questo caso devono essere passati quattro mesi dal rapporto); chi invece ha abitualmente rapporti sessuali che li espone al rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili sono esclusi dalla donazione in modo permanente, così come chi è affetto dal alcolismo cronico.

VIAGGI

Particolare attenzione è rivolta ai viaggi: chi è stato in zone endemiche per per malattie tropicali può donare il sangue dopo sei mesi dal rientro in Italia. Coloro i quali hanno contratto la malaria, una volta guarite possono donare esclusivamente il plasma. Una delle voci che, solitamente, suscita curiosità nelle questionario pre donazione è quella che riguarda le persone che hanno soggiornato tra il 1980 e il 1996 per più di 6 mesi cumulativi nel Regno Unito: fu un periodo di esplosione del morbo della mucca pazza, costoro sono esclusi in modo definitivo dalla donazione.

FARMACI

rischio

Farmaci

I farmaci che assumiamo possono finire all’interno della sacca di sangue donata, per questo è importante segnalare al medico trasfusionale se si è sotto terapia. La norma impone che, per ogni tipo di farmaco assunto, ci sia una sospensione dalla donazione. Antibiotici: 15 giorni; cortisonici: 15 giorni; antinfiammatori: donazioni di piastrine sospese per 7 giorni dal termine della terapia, le altre donazioni son consentite; antiaritmici: la donazione è sospesa fino a quando perdurano le cause che hanno determinato l’assunzione; antipertensivi: è necessario consultare il medico; psicofarmaci (esclusi gli ansiolitici che consentono la donazione): non è possibile donare durante l’assunzione; finasteride: devono essere trascorsi due mesi dal termine della terapia; droghe: assunti per endovena comportano l’esclusione definitiva, se assunti per via non endovenosa soltanto il medico potrà decidere sulla donazione. la possibilità di donare sarà valutata nel corso di un approfondito colloquio medico.

TATUAGGI O FORATURA DELLE ORECCHIE

È possibile donare dopo quattro mesi dall’ultima seduta.

Il sistema sangue italiano, anche grazie a controlli, colloqui e test, è uno dei più sicuri e salvaguarda così sia il donatore, sia il ricevente.