di Giancarlo Liviano D'ArcangeloLa raccolta plasma in Italia nel mese di febbraio continua ad avere un trend negativo.
Dopo l’inizio a rilento del mese di gennaio, che rispetto al gennaio 2021 aveva fatto registrare un -10,7%, dai dati del Centro nazionale sangue si registra un nuovo calo della stessa portata: -10%.
Probabilmente la contagiosità della variante Covid-19 Omicron continua a rallentare i donatori, ma a influire ci sono altre concause, come la mancanza ormai conclamata dei trasfusionisti.
In merito alle performance regionali, sono tanti i triangoli rossi che indicano raccolte relative in calo. Particolarmente significative, perché regioni densamente popolate, le raccolte in calo in Lombardia (-7,4%), in Veneto (-9,3%), in Toscana (-11,8%), Puglia (-8%) e Sicilia (addirittura -53,1%).
Bene invece i dati di Liguria (+1,5%), Emilia Romagna (+1,5%), Umbria (+17,4%) e Sardegna (+6,3%).
Raccolta plasma in Italia a febbraio 2022 vs febbraio 2021
Se andiamo invece ad analizzare la raccolta aggregata dei primi due mesi del 2022, in confronto con i primi due del 2021, la raccolta dell’anno in corso è deficitaria per circa 13 mila Kg: dai 135.446 kg raccolti nel 2021 si è passati ai 122.060 attuali, come leggiamo in figura 2, tabella 3.
Raccolta plasma in Italia nel 2022 vs stesso periodo nel 2021
Proprio nelle ultime e ore abbiamo letto le parole di Massimo Marra, presidente di Cidp Italia, che ha lamentato una certa difficoltà per i pazienti di accedere ai farmaci salvavita.
Sembra evidente allora, la necessità di un cambio di rotta repentino, e anche se il piano nazionale plasma 2022 prevede già un minimo calo di raccolta nell’anno in corso, bisogna lavorare affinché questa previsione sia superata dai fatti, utilizzando tutti gli strumenti previsti per fare passi in avanti verso l’autosufficienza.