Raccolta plasma a maggio 2021
L’invio all’industria sale del 5,8%

2021-06-23T14:49:25+02:00 23 Giugno 2021|Uncategorized|
di Giancarlo Liviano D'Arcangelo

Continua il trend positivo per la raccolta plasma in Italia, e dopo che ad aprile la produzione confrontata sul periodo di riferimento era cresciuta ben del 16,7%, a maggio, pur senza il raggiungimento di certe percentuali così rassicuranti, avviene una crescita rilevante, del 5,8%.

È il quarto mese consecutivo che il Paese aumenta la propria raccolta in questo 2021, e ciò significa che, se la media verrà rispettata anche nei prossimi mesi, il grado di autosufficienza nazionale in questo 2021, considerato ormai a tutti gli effetti e da tutti gli attori istituzionali un obiettivo strategico, potrà crescere.

Passando ad analizzare le performance regionali, in figura 1, con un occhio di riguardo verso le regioni più popolate, possiamo vedere dai dati del Centro nazionale sangue come i numeri più rilevanti arrivino dalla Puglia (+61,8%), dal Veneto (+15,8%) e dall’Emilia Romagna (+10%). Poche le regioni, invece, con il triangolo rosso rovesciato, che indica un calo nei confronti di maggio 2020: Sardegna (-32%), Campania (-38,9%), e Sicilia (-8%), le performance più problematiche.

Fig.1 La raccolta plasma in Italia a maggio 2021 vs maggio 2020

In figura 2, invece, tabella 3, possiamo valutare la raccolta plasma relativa alla soma dei primi 5 mesi del 2021 a confronto con l’identico periodo del 2020. I dati in questo caso sono espressi in chilogrammi e la crescita è netta.

Fig. 2 La raccolta plasma in Italia nel periodo gennaio/maggio 2021 vs gennaio/maggio 2020

Nel 2021 sono stati inviati all’industria di frazionamento per la produzione di farmaci plasmaderivati ben 22mila chilogrammi di plasma in più, 362.384 kg contro i 340.619 dello scorso anno.

Una crescita importante che si fonda, soprattutto, sul contributo della Lombardia, classicamente una Regione chiave per gli standard nazionali, che ha aumentato la produzione regionale di 6mila kg. Tutte le Regioni, tuttavia, hanno fatto registrare una crescita complessiva, tranne la Sardegna, la Campania, il Molise e la Calabria, che tuttavia non sono lontane dai valori dello scorso anno.

Ora ci aspetta l’estate, periodo endemicamente difficile per la raccolta degli emoderivati. Chissà che proprio quest’anno, con il grande impegno di sensibilizzazione post-pandemia, non arrivino delle belle sorprese.