
La raccolta del plasma da inviare alle industrie di frazionamento per la produzione di farmaci plasmaderivati conferma, anche ad aprile 2021, il trend positivo che ormai va avanti sin da febbraio (quando si registrò un 2,2% in più del febbraio 2020) per consolidarsi a marzo con un +15%: nel quarto mese dell’anno la crescita nazionale rispetto ad aprile 2020 è del 16,7%.
Come si vede dall’infografica pubblicata dal Centro nazionale sangue tutte le regioni, escluse Friuli Venezia Giulia (-19,5%) e Sardegna (- 26,1%), hanno fatto registrare un miglioramento, e tra le regioni più popolate che naturalmente incidono sulla raccolta totale in modo più significativo, si fanno notare le performance della Lombardia (+ 24,7%), della Sicilia (+31,5%) e del Veneto (+15,7%).
In figura 2, invece, tabella 3, possiamo osservare il totale dei primi quattro mesi dell’anno, ovvero il confronto tra gennaio/aprile 2020 e gennaio/aprile 2021 espresso in chilogrammi: l’aumento è rilevante, con circa 17 mila chilogrammi di plasma in più a favore del 2021. Da 274.442 chili si è infatti passati a 291.107, un bell’aumento in soli 4 mesi di rilevazioni.
Analizzando le singole regioni, i maggiori aumenti riguardano l’Emilia Romagna, con circa quattromila chili, la Toscana, con poco più di duemila, e la Lombardia, sempre con quattromila chili in più.
La tendenza positiva va in direzione dei tanti appelli avvenuti in questi mesi dai dirigenti associativi, che anche su Donatorih24 si sono espressi molto chiaramente nello spiegare quanto è importante l’autosufficienza alla luce della situazione del mercato del plasma nel nostro tempo:
LEGGI l’intervista a Gianpietro Briola, presidente di Avis nazionale
LEGGI L’intervista a Giovanni Musso, presidente di Fidas nazionale
Ora l’importante è andare avanti con questi numeri prima dell’inizio dell’estate, che endemicamente è per la raccolta sangue un periodo più difficile per via delle ferie e delle condizioni atmosferiche. Se ognuno degli attori del sistema trasfusionale, associazioni, medici istituzioni, e naturalmente i media, continueranno con lo stesso impegno, nessun obiettivo è precluso.