Allarme sangue a Roma: il 13 aprile a raccolta

2021-04-14T09:39:23+02:00 1 Aprile 2021|Attualità|

Il problema della carenza sangue a Roma persiste, la metropoli continua ad essere la città italiana nella quale sono più necessarie le sacche di sangue in proporzione al numero di pazienti riceventi. Fratres, insieme alle altre associazioni del mondo del sangue, si impegna sul territorio anche in questo periodo in cui incombe la terza ondata dell’epidemia di Covid-19.

Per porre rimedio alla situazione, l’associazione chiama tutti i donatori a raccolta nella mattinata del 13 aprile, dalle ore 8 alle ore 11, al numero civico 80 di viale Valle Aurelia.

Per donare è necessaria la prenotazione telefonando al numero 351 85 60 901: importante nelle ore precedenti ricordarsi di fare una colazione leggera priva di latticini.

Il percorso per la sicurezza del donatore di sangue

La consociazione garantisce che le norme a tutela del donatore di sangue – proprio per la questione epidemica, che non è stata affatto ignorata – sono massicce, e vengono applicate diligentemente già durante la chiamata di prenotazione.

Il percorso di sicurezza per il donatore di sangue

Durante la telefonata l’operatore del centro si accerta attraverso alcune domande mirate che l’aspirante donatore sia in piena salute: è una procedura creata per escludere le persone con sintomi virali di vario tipo, ma specificatamente creata per evitare il contagio da Sars-CoV-2.

Nel caso l’aspirante donatore dichiari di non essere nelle condizioni di salute idonee, già durante la telefonata verranno indicate misure per la sospensione della donazione.

In caso il donatore sia in piena salute sarà prenotato l’appuntamento che lo porterà al centro trasfusionale, dove verrà sottoposto ad una seconda verifica.

Modulo di autocertificazione per andare a donare se si è in zona rossa

Prima dell’ingresso al centro – sempre come misura per tutelare il donatore – è applicata una gestione controllata degli accessi, ma non solo. Il donatore deve indossare la mascherina, e igienizzarsi le mani.

La misurazione della temperatura è una regola imprescindibile e il distanziamento in sala d’attesa è praticato come misura di sicurezza che garantisce ulteriori tutele per tutti i donatori prima della visita.

Una terza verifica, compiuta direttamente dal medico trasfusionista durante la canonica visita medica, garantisce la salute di chi andrà poi a stendersi sul lettino della donazione.

Poi, dopo il generoso gesto che farà sentire bene certamente sia donatore che paziente, è il momento della dolce colazione offerta dal centro.