
Per due mesi e mezzo ha lottato contro il Coronavirus e contro la malattia rara denominata sindrome di Moschowitz. Le armi sono state 390 unità di “plasma exchange” infuse per rinnovare il sangue. La bella storia arriva dall’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo nella quale il protagonista è stato ricoverato con un quadro clinico compromesso dalle due patologie.
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