Come avevamo preannunciato riportando una settimana fa i dati della raccolta plasma di novembre, ecco che il centro nazionale sangue pubblica a stretto giro anche i dati finali del 2020, con la raccolta di dicembre. Dopo un trend diseguale con momenti di crescita e di calo rispetto ai periodi di riferimento, l’ultimo mese dell’anno regala un +5,1% che consente una chiusura non troppo lontana dal 2019 con l’ammortizzazione dei periodi di lockdown e di chiusura parziale, che pur non riguardando direttamente i donatori di certo non aiutano il morale e complicano non poco organizzazione e logistica.
Entrando in dettaglio grazie a figura 1, a dicembre, sono molto positive le performance di regioni molto popolate come la Lombardia (+5,2%), Emilia Romagna (+17%), Puglia (addirittura un +54,9%) e Piemonte (+4,5%). Meno positive le situazioni in alcune regioni storicamente “complicate” come Lazio (-20,6%), Campania (-40,9) e Sardegna ( -37,3%).
In figura 2 tabella 3, invece, è possibile verificare il dato complessivo gennaio/dicembre 2020 contro gennaio/dicembre 2019. Si può quindi in primo luogo notare il dato complessivo nazionale che passa da 858.900 chilogrammi dello scorso anno a 841.332 chilogrammi del 2020, con il calo di 17.568 che tutto sommato mostra quanto il sistema abbia tenuto nonostante tutto. Di quest’ultima grandezza ben 5mila chili in meno provengono dalla Lombardia, e circa 4mila dal Veneto, notoriamente tra le regioni più solide in fatto di raccolta.
Ora, con il 2021, l’obiettivo del sistema sangue nazionale sarà quello di accrescere il livello di autosufficienza per quel che riguarda il plasma da frazionamento diretto alle industrie per la produzione di farmaci plasmaderivati, oggi assestata intorno al 70%. Come i lettori di Dh24 sanno bene, infatti, specie in tempi di pandemia dover ricorrere al mercato per la quota mancante è sempre un rischio, così come i principali dirigenti del sistema sangue hanno spiegato molto bene durante l’ultimo live-streaming di DH24 “Noi plasma e voi?” andato in onda lo scorso 16 dicembre, visibile in basso.
Come riuscirci? Con campagne di sensibilizzazione, nuova organizzazione e collaborazione tra associazioni, medici e istituzioni, nel nome dell’obiettivo comune.