I numeri
Da qualche settimana, con l’accelerazione che ha investito il progetto Tsunami in seguito all’appello del principal investigator Francesco Menichetti, il Centro nazionale sangue opera un continuo aggiornamento nel comunicare quante sacche di plasma iperimmune sono disponibili per il sistema sanitario nazionale.
L’aggiornamento costante dei dati, oltre a garantire trasparenza e informazione immediata a tutti gli operatori, permette di quantificare al meglio il flusso attraverso cui il bancaggio sta avvenendo: a oggi, 12 novembre, sono disponibili 4.868 subunità di plasma iperimmune donato da pazienti guariti dal Covid-19 (i dati si possono aggiornano molto in fretta), e la raccolta è avvenuta attraverso i 118 servizi trasfusionali distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Questa comunicazione sui dati, segue un altra comunicazione che sempre il Centro nazionale sangue ha diffuso nelle ultime ore, e che riguarda le indicazioni sull’utilizzo compassionevole del plasma, che non va considerato come un vero e proprio farmaco, ma ancora, vista la natura sperimentale del suo utilizzo, come una terapia d’emergenza decisa dal personale medico e dopo previa autorizzazione dei pazienti.
L’attenzione mediatica da parte de Le Iene
I dati del Cns arrivano proprio lo stesso giorno in cui il noto programma di infotainment di Mediaset, Le Iene, ha annunciato un nuovo servizio sul tema del plasma iperimmune (questa sera, a partire dalle 21.10), un’inchiesta finalizzata proprio a quantificare il numero di unità di plasma attualmente a disposizione. Il taglio particolarmente aggressivo della trasmissione, e la tendenza a spettacolarizzare tematiche che bisognerebbe maneggiare con una diversa sensibilità è ben noto agli spettatori, ma i giornalisti in abito nero si chiederanno nel loro approfondimento se i numeri del Cns sono veritieri, e se le sacche a disposizione hanno i valori giusti per poter essere utilizzate con efficacia.
La necessità di donare
In ogni caso, resta molto importante, su tutto il territorio nazionale, continuare a promuovere la raccolta del plasma iperimmune e a sensibilizzare al dono i guariti. Di recente appelli in tal senso sono arrivati da associazioni e istituzioni da Potenza, dalla Valle d’Aosta, dal Veneto, dalla Sicilia e dalla Toscana, ed è bene ribadire che per i donatori, qualsiasi sia il colore della propria regione, non vi è alcuna limitazione negli spostamenti per andare a donare. Basta compilare e portare con sé l’autocertificazione.