Mentre le disposizioni dell’ultimo Dpcm stanno colorando l’Italia con i dati dell’epidemia, il mondo del sangue alza le antenne per continuare il proprio lavoro a pieno ritmo e garantire le scorte sufficienti necessarie per le cure ai pazienti affetti da patologie del sangue.
Nel quadro attuale la regione Toscana merita una particolare attenzione, perché oltre ad essere il crocevia di alcune associazioni di donatori impegnate a lavorare in sincrono con le istituzioni, è anche il cuore di Tsunami, la sperimentazione che misurerà l’efficacia del plasma iperimmune nella lotta al Covid-19.
Non è tutto. Negli scorsi mesi la Toscana ha raccolto i primi risultati della campagna di screening sierologico sui donatori e avviato anche una campagna di vaccinazione antinfluenzale a tutela degli stessi. Parla per DonatoriH24 Adelmo Agnolucci, presidente di Avis Toscana.
Il progetto Tsunami e la ricerca dei donatori di plasma iperimmune in Toscana
“Poiché Tsunami -la sperimentazione della cura con il plasma iperimmune sui pazienti affetti da Covid- nasce nella nostra regione, non abbiamo perso di vista nulla riguardo lo stato di avanzamento dei lavori e l’Avis sul territorio si è attivata subito nella ricerca dei donatori di plasma iperimmune”.
Ecco le azioni compiute dall’associazione: “Da pochi giorni abbiamo inviato a tutti i donatori sul territorio una lettera a firma congiunta con Avis e la direttrice del Centro regionale sangue, Simona Carli, per ricordare che chi è venuto a contatto con il Covid può rivolgersi ai centri trasfusionali e donare il plasma iperimmune. La lettera è solo una delle mosse compiute per ravvivare una campagna iniziata a maggio, ma che oggi può diventare centrale nel panorama attuale con l’acutizzarsi dell’epidemia”.
L’impegno dell’associazione è stato sostenuto dalle istituzioni, infatti pochi giorni fa lo stesso presidente della regione Toscana Eugenio Giani è intervenuto con un vero e proprio appello lanciato sui media perché, chi è risultato positivo al tampone o al sierologico, partecipi alla sperimentazione.
Test sierologici per i donatori: a che punto siamo?
La collaborazione tra istituzioni e associazioni ha dato i primi segnali di efficacia già a giugno quando la regione Toscana ha disposto per tutti i donatori di sangue sul territorio la possibilità di sottoporsi a test sierologico gratuitamente per individuare la presenza di anticorpi nel proprio sangue.
L’accordo tra associazioni di donatori e istituzioni è nato dopo una lettera di richiesta inviata al presidente della regione Rossi e all’assessore al diritto alla salute Saccardi, da parte delle associazioni Fratres, Avis e Anpas. Lo screening nel lungo termine ha portato consistenti numeri sulla diffusione del Covid-19 tra i donatori di sangue in Toscana.
Secondo il Centro regionale sangue fino a settembre il 49 per cento della popolazione dei donatori ha aderito alla campagna, e sono 60mila i test sierologici compiuti sui donatori da giugno a settembre 2020. Agnolucci conferma: “Abbiamo individuato nei donatori il gruppo adatto per sottoporsi a questo tipo di test”.
Il bilancio toscano della raccolta sangue: la buona sorpresa del 2020
“Fino a questo momento c’è stato un aumento delle donazioni dell’1,5 per cento rispetto al 2019” racconta Agnolucci. L’assemblea regionale ad inizio ottobre che ha fatto il bilancio della raccolta ha coinvolto 180 sedi locali ed è stata partecipata da oltre 250 delegati incontratisi contemporaneamente in 9 sedi in varie città del territorio, oltre che in videoconferenza. La crescita, che non cela la soddisfazione dei dirigenti Avis, è la continuazione del percorso di miglioramento già registrato nel 2019, con l’aumento delle donazioni dello 0,6 per cento, ma che quest’anno è ancora più lodevole perché ha tenuto testa alla crisi della prima ondata di Coronavirus di primavera.
“Se a marzo c’è stato un momento di grande diffidenza da parte dei donatori nel rivolgersi agli ospedali durante l’inizio dell’epidemia” racconta Agnolucci ”oggi le diffidenze sono state in parte superate e i donatori non si sono tirati indietro” e conclude il dirigente. “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i donatori”.
La campagna di vaccinazioni antinfluenzali in Toscana
E’ iniziata ad ottobre e terminerà a dicembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale gratuita dedicata ai donatori di sangue della Toscana.
Le ragioni dell’iniziativa presente in tutta Italia sono varie e quest’anno ancora più consistenti proprio a causa del vistoso problema Covid.
Le spiega il Centro regionale sangue nella newsletter di ottobre. Secondo l’istituto i donatori sottoponendosi a vaccino: “Tutelano la propria salute” ma anche “la salute dei propri cari” e soprattutto: “tutelano la salute di chi necessita di terapie trasfusionali” cioè i pazienti che necessitano di cure salva-vita.