Secondo l’ultimo studio condotto dal laboratorio di immunobiologia dei disordini neurologici dell’ospedale San Raffaele di Milano, un algoritmo potrebbe essere capace di riconoscere le differenti forme di sclerosi multipla direttamente da un campione di sangue prelevato al paziente. La scoperta della dottoressa responsabile dello studio, Cinthia Farina, permetterebbe quindi di individuare la cura giusta in base al tipo di patologia.
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