Vincenzo De Angelis è il nuovo direttore del Centro nazionale sangue, dopo il mandato molto apprezzato di Giancarlo Liumbruno, il cui bilancio personale, grazie a una bella intervista sul sito di Avis nazionale, si può leggere qui.
In attesa di intervistare il nuovo dirigente sulle pagine di Donatorih24, sono arrivate le sue primissime dichiarazioni, che lasciano intravedere un mandato all’insegna della collaborazione tra le tre gambe del sistema trasfusionale, ovvero istituzioni, professionisti e associazioni, attraverso dialogo e stretto coordinamento. Autosufficienza, qualità dei prodotti e sicurezza trasfusionale resteranno i fari valoriali, ma naturalmente alle parole dovranno seguire i fatti.
Ecco, in dettaglio, le parole di De Angelis: «La direzione del Centro nazionale sangue è sicuramente un impegno gravoso, ma contemporaneamente ricco di animanti sfide per la realizzazione degli importanti obiettivi di sistema – ha commentato il neo-direttore – in coerenza e in sintonia con tutti gli altri elementi che caratterizzano la programmazione sanitaria del Paese. La qualità, la sicurezza e l’autosufficienza nella disponibilità di emocomponenti ed emoderivati sono il fine ultimo del sistema trasfusionale che il Cns ha il privilegio di coordinare. Questi risultati si raggiungono solo se le componenti di questo sistema lavorano in sintonia e sinergia, relazionandosi costantemente tra loro e con i progressi del Servizio sanitario nazionale alle cui finalità contribuiscono in modo significativo. Il Cns non avrà una funzione di sovraordinazione, ma sarà un tavolo di lavoro e confronto intorno al quale il ministero della Salute e le Regioni, le Associazioni e Federazioni del volontariato del sangue e i professionisti del sistema possano sedere a disegnare le azioni di programmazione, di sviluppo, di monitoraggio e di controllo che garantiscono l’ordinato andamento della cosa pubblica»