Se la raccolta plasma di giugno, nonostante il Covid-19, ha avuto esiti molto positivi, lo stesso si può dire della raccolta di globuli rossi. Dopo il mese di maggio dunque, che aveva fatto registrare un calo non indifferente rispetto al maggio 2019, ma tutto sommato accettabile se si tiene conto della situazione oggettiva, ecco un giugno che ribalta la tendenza al ribasso, a dimostrazione che il le problematiche immesse nel sistema di raccolta dall’epidemia hanno avuto degli strascichi ma che sono ormai superate. Il -23,5% che campeggia nelle infografiche diffuse dal Centro nazionale sangue, infatti, non deve ingannare: fuori dalla somma generale restano i dati di Lazio e Campania, più quello delle Forze Armate, e questo incide nel risultato finale, ma se osserviamo invece i triangoli gialli, che definiscono una crescita, e quelli rossi, che indicano un calo, si può notare come solamente il Piemonte (-2,6%), e la Provincia autonoma di Bolzano (-1,4%) fanno registrare cali, mentre il triangolo rosso delle Marche, come vedremo in figura 3, è un refuso. Molto positive le performance di raccolta di Toscana (+21,6%), Puglia (+16,2%) e Basilicata (+32%), ma anche le regioni più colpite dal Covid-19, e allo stesso tempo più popolate come Lombardia e Veneto hanno risposto molto bene.
In figura 2, ci sono i dati relativi al consumo di globuli rossi, un indice che come sappiamo riguarda i dettami del Patient Blood Management, che ricerca un utilizzo standardizzato della materia prima in ogni regione d’Italia.
Infine, in figura 3 tabelle 5 e 6 i dati relativi alla produzione nazionale e per ciascuna regione nel confronto tra periodo compreso tra gennaio/giugno 2019 e gennaio/giugno 2020. Le due grandezze sono molto vicine, anche se mancano nell’aggregato, come già detto, i dati di Lazio e Campania. Sui dati semestrali l’epidemia si fa sentire maggiormente e molte regioni sono indietro di un certo numero di unità, che tuttavia potranno essere recuperate nel secondo semestre.
Il calo semestrale coinvolge soprattutto, infatti, la Lombardia e il Veneto, regioni dalla grande tradizione associativa che hanno vissuto settimane difficili a marzo e aprile. Ora inizia tuttavia il semestre più importante, quello che ci porterà ai dati finali di fine anno, con all’orizzonte l’obiettivo primario, che è di assicurare l’autosufficienza per i globuli rossi per l’ennesimo anno consecutivo.