Portare dignità e solidarietà a qualsiasi persona. È questo l’obiettivo di “Educazione alla legalità e benessere psicofisico”, il progetto promosso dall’Avis comunale di Enna e che ha coinvolto i detenuti della casa circondariale “Luigi Bodenza”.
L’iniziativa ha voluto stimolare la riflessione su come, all’interno di uno spazio chiuso e disciplinato da rigide norme comportamentali e regolamentari, si nasconda il rischio di non riuscire più a riconoscere il valore della singola persona. Come spiega la stessa Avis Enna in una nota ufficiale, “questo progetto ha voluto stimolare i detenuti con attività mirate sul proprio benessere psicofisico, ricordando che ogni uomo ha un valore e può avere un’occasione di riscatto sociale”.
All’interno della casa circondariale, i volontari hanno organizzato laboratori con e per coloro che si trovano nel carcere, facendo partecipare non solo figure professionali, ma anche i familiari dei detenuti stessi. Responsabile del progetto per la sezione siciliana dell’Avis è stato Massimiliano Palillo: “Abbiamo voluto realizzare attività che, a tratti, fossero anche ludiche per cercare di farle percepire come un elemento positivo finalizzato non solo al mantenimento di uno stato psico-fisico accettabile, ma anche al miglioramento delle relazioni sociali all’interno del carcere”.