Farmaci plasmaderivati per i bambini emofilici albanesi
Dalla Toscana il fattore VIII per l’ospedale di Tirana

2019-11-08T17:39:57+01:00 8 Novembre 2019|Attualità|
malati donare sangue di Emiliano Magistri

Oltre 1500 flaconi di fattore VIII di coagulazione e 1000 di fattore IX. Sono i quantitativi di farmaci plasmaderivati che la Regione Toscana, in collaborazione con l’azienda Meyer di Firenze e il supporto della casa farmaceutica Kedrion Biopharma, ha inviato all’ospedale “Madre Teresa” di Tirana, in Albania, per curare i bambini emofilici lì ricoverati.

Erano passati solo pochi giorni dal ringraziamento arrivato da El Salvador all’Emilia Romagna, per lo stesso gesto: oggi un altro esempio di come le regioni italiane si confermino solidali con gli altri Paesi in merito alla fornitura di farmaci plasmaderivati. Ma l’impegno della Toscana parte da lontano.

Dal 2013 sono state circa 6 milioni le unità di fattore VIII della coagulazione che, da questa regione, sono state donate al ministero della Salute albanese, una quantità con la quale è stato possibile trattare e fornire assistenza ai malati di emofilia A all’interno del centro di Tirana. Tutto rientra nel progetto Wish (World Federation of Hemophilia and Italian National Blood Centre for a Sustainable Supply for Hemophilia patients), frutto del programma firmato dal Centro nazionale sangue e dalla Wfh (la World federation of haemophilia) che prevede la messa a disposizione dei concentrati dei fattori di coagulazione plasmaderivati, frutto dell’impegno dei donatori italiani, eccedenti il fabbisogno nazionale, a vantaggio di quei Paesi che hanno una disponibilità ridotta di questo tipo di medicinali.