Cefalù, stop a 9 interventi oncologici
Ecco che succede se manca il sangue

2019-07-22T09:59:45+02:00 22 Luglio 2019|Primo Piano|

Nuova emergenza sangue in Sicilia. Sono passati solo pochi giorni dalla notizia di un bimbo di sei mesi ricoverato a Taormina salvato da una trasfusione, che un altro allarme scatta a Cefalù: nove interventi per pazienti oncologici rinviati per mancanza di sangue.

La richiesta di aiuto arriva direttamente dall’unità operativa dell’ospedale San Raffaele Giglio, con la speranza di coinvolgere quante più persone a donare. Gli interventi riguardano persone alle prese con forme tumorali a colon e stomaco e al momento l’attività è sospesa.

La carenza è ormai un problema con cui la Sicilia fa i conti da tempo e Cefalù non fa eccezione. Già quattro operazioni sono state programmate per questa settimana, ma per la buona riuscita il problema è sempre lo stesso: incrementare le scorte. Già nei giorni scorsi il direttore generale dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, Walter Messina, aveva invitato i volontari a donare il sangue: “Servono 23mila unità all’anno – aveva detto -. Nell’unità operativa di malattie rare del sangue sono in cura 200 pazienti talassemici che hanno bisogno di trasfusioni ogni due settimane: solo qui abbiamo bisogno di 5.300 unità annue. Aiutateci”.

Il centro trasfusionale dell’Asp 6 è aperto dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 13:00.

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