Tumori, isolate le “cellule camaleonte” del sangue. Lo studio condotto in Puglia

2019-05-23T17:22:42+02:00 23 Maggio 2019|Primo Piano|

Vengono trasportate dal sangue che, dal luogo di origine, le porta verso gli organi dove, mutando, generano le metastasi. Sono le cellule staminali tumorali su cui è stato condotto il primo studio che ha permesso di isolarle durante la circolazione sanguigna.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Ebiomedicine, è stata condotta da Elena Binda, biologa e direttrice della Cancer sem cells unit dell’Irccs Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. Lo studio ha permesso in un primo momento di isolare le cellule staminali dai tessuti tumorali per poi trapiantarle nei topi, dove è stato seguito il viaggio delle stesse cellule a cominciare da un tumore del colon retto.

La scoperta apre per la prima volta la strada a terapie più efficaci e mirate, nonché meno tossiche, in base a quanto spiegano i ricercatori. Grazie anche alla possibilità di isolare queste cellule dal sangue, lo studio fornisce finalmente la possibilità di identificare marcatori precisi per diagnosi precoci e accurate e bersagli selettivi per le terapie. “Le consideriamo cellule camaleonte perché sono sempre le stesse a provocare il tumore – spiega Binda -, ma devono cambiare, appunto, come per poter circolare nel sangue. Adesso abbiamo la possibilità di giungere a nuove diagnosi prima che si formino le metastasi“.

Come riporta una nota dei ricercatori, i tumori al colon-retto colpiscono un uomo su cinque e una donna su sei, con un’incidenza maggiore nei Paesi occidentali più ricchi, ma in rapida crescita in tutto mondo.