Quattrocento ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni hanno iniziato martedì 15 gennaio l’esperienza di servizio civile in Avis. Il loro impegno nel progetto “Giovani con Avis” è stato suddiviso in 229 sedi in quindici regioni diverse.
«Un grandissimo in bocca al lupo» dal presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola e dal vicepresidente vicario con delega al servizio civile, Michael Tizza.
Il compito di questi ragazzi è importante:«Aiuteranno le nostre sedi ad avere un legame ancora più diretto con i donatori di sangue, che sono sempre al centro della nostra azione – prosegue Briola – E ci aiuteranno a promuovere il messaggio di Avis nelle scuole e tra i giovani. Ci auguriamo che per tutti loro sia anche un anno per acquisire competenze formative utili per la loro vita e a stringere relazioni umane durature».
Dal 2006 ad oggi Avis ha investito molto nel Servizio civile nazionale, considerandolo un elemento fondamentale della sua mission e una possibilità concreta di crescita per centinaia di giovani.
Da allora ad oggi i volontari impegnati sono passati da 47 a 400, da 44 a 229 le sedi territoriali interessate, da 11 a 15 le regioni accreditate.
Per il 2019, i 400 volontari dedicheranno circa 600mila ore di servizio ai territori, con una ricaduta significativa dal punto di vista sociale ed economico.