Il drone AbZero è pronto per compiere il volo più lungo che abbia mai effettuato fino ad ora, il 12 gennaio prossimo. Circa 2,5 chilometri dalla casa natale di Leonardo da Vinci, a Vinci (Firenze), alla piazza di fronte al museo leonardiano della cittadina.
AbZero è il nome dell’unico drone in Italia e in Europa brevettato per il trasporto di sangue ed emoderivati in tempo reale, da remoto, 24 ore al giorno e per 365 giorni l’anno.
Il progetto era nato nel febbraio 2017 da un’idea di Andrea Cannas, architetto esperto in sistemi di progettazione di controllo e Giuseppe Tortora, ingegnere biomedico-robotico alla Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna di Pisa.
Un omaggio simbolico, il volo del 12 gennaio, ad un genio e alla sua mente visionaria nel campo del volo e delle “macchine volanti”. Così, a cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, verrà effettuato il volo pubblico del drone con il supporto degli Ospedali di Pontedera e Volterra.
Sarà anche l’occasione, riferisce a DonatoriH24 Giuseppe Tortora, di testare ancora una volta le capacità della macchina e farne dimostrazione. «La capsula intelligente ideata da noi è il “cervello” del sistema, il volo sarà controllato ma, grazie ad essa, autonomo» spiega Tortora «quello che ci auguriamo avvenga per il futuro è il suo utilizzo abituale, i medici potranno impostare la rotta e la macchina autonomamente raggiungerà la meta prevista».
Un’innovazione incredibile che migliorerà il settore del trasporto di sangue, emoderivati e organi ma, anche, medicinali speciali e vaccini. «È importante sottolineare che con questo sistema viene garantita la qualità del contenuto trasportato su cui non dovranno essere fatti ulteriori controlli nel momento dell’arrivo in Ospedale», prosegue Tortora «questo è fondamentale nelle emergenze, ad esempio».
I due ricercatori stanno collaborando anche con la regione Molise nell’ambito di Por-fesr, un progetto che gestisce fondi europei e li destina, anche, a start-up di innovazione e sviluppo tecnologico.
Oltre ad accorciare i tempi di trasporto e garantirne la qualità, per cui si risparmieranno circa duemila euro a viaggio, si aggiunge anche l’impatto zero che avranno i droni sull’ambiente, al contrario dell’odierno trasporto su strada. «Si tratta di un sistema a batteria che garantisce un volo automatico fino a 30 chilometri, è elettrico senza alcun impatto ambientale, in linea con le più moderne direttive contro l’inquinamento».
«Quello del 12 gennaio prossimo sarà un volo di prova e dimostrazione ma contiamo di renderlo operativo il prima possibile» continua Tortora, «il prossimo sarà tra gli ospedali di Pontedera e Volterra per poi espanderci ad altre strutture sanitarie».