Scuole, pubbliche amministrazioni, eventi sportivi di ogni tipo. In Sicilia la Fidas porta la donazione del sangue in tutti i luoghi. L’obiettivo è quello dell’autosufficienza del sangue e per raggiungerlo si punta ogni anno a coinvolgere il maggior numero di persone.
Le problematiche legate all’isola sono molteplici, a cominciare dalla realtà sociale. «I nostri donatori sono attivi perché conoscono la realtà della nostra terra che vive una miriade di problematiche legate anche alla presenza di numerosi talassemici – ha spiegato a DonatoriH24.it il presidente della Fidas Caltanissetta, Carmelo Giardina -. Nonostante gli sforzi però non raggiungiamo l’autosufficienza. Per questo cerchiamo di avvicinare sempre nuove persone».
I donatori attivi che sono presenti in Sicilia e nella provincia di Caltanissetta rappresentano un esempio per molte realtà. «Sono sempre disponibili a questa causa – ha sottolineato Giardina – e si propongono periodicamente a questo gesto anche in maniera goliardica. Entrano in competizione tra loro. Abbiamo donatori che hanno superato le 120 donazioni. E a questo proposito ogni anno organizziamo una giornata della donazione e premiamo queste realtà che ci sono nella nostra associazione, dando il giusto valore e la giusta attenzione a chi si esprime in maniera costante».
Le attività di Fidas Caltanissetta comprendono diversi settori. Campagne mirate vengono fatte soprattutto per intercettare i più giovani, anche attraverso una formazione specifica. «Iniziamo le campagne scolastiche nelle classi del quarto e quinto anno. Infatti già a partire dai 17 anni i ragazzi possono essere introdotti in progetti di informazione sulla donazione – ha continuato il presidente di Fidas Caltanissetta -. Da qualche anno inoltre stiamo promuovendo una campagna di sensibilizzazione presso le pubbliche amministrazioni, che rappresentano il 70 per cento del tessuto sociale della nostra città, formato per lo più da impiegati dello Stato. Strategicamente siamo presenti anche in dodici comuni della provincia di Caltanissetta che raggiungiamo con un’autoemoteca. I nostri donatori erano abituati a donare all’interno dei presidi ospedalieri, ma adesso – conclude Giardina – per ragioni di accreditamento sono costretti a farlo in autoemoteca».
E tra le realtà più attive della Sicilia c’è anche la Fidas di Gela. Il suo presidente, Enzo Emmanuello, si propone di sostenere il gesto del dono e di promuoverlo in ambito locale attraverso il contatto personale con le persone. «Siamo presenti un po’ ovunque – ha spiegato a DonatoriH24.it -. Cerchiamo di approfittare di qualunque tipo di manifestazione per collocare i nostri gazebo in modo da promuovere la donazione tra la gente e di mantenere un rapporto faccia a faccia. Cerchiamo di far capire alle persone chi siamo e che donare è un gesto che riempie di gioia. Non serve solo per fare del bene agli altri: è un gesto di responsabilità civica importante. Siamo presenti nelle scuole e nel mondo dello sport, settori promettenti. Cerchiamo di fare di tutto per individuare nuovi aspiranti donatori. Ogni donatore rappresenta per noi un successo. Molti sono convinti che c’è sempre qualcun altro per risolvere il problema. Ma noi tutti i giorni abbiamo l’esigenza di sangue, ci sono cure per cui servono gli emoderivati. Se le persone non si rendono conto che c’è bisogno della loro presenza, non riusciremo mai a venirne a capo».