Parlare con parole nuove, diverse, in pratica, più giovani. Con l’obiettivo di raggiungere quella fascia di popolazione più lontana dalla donazione e garantire un ricambio generazionale, l’Avis ha voluto lanciare il progetto “Dillo con parole nostre”. Lo scopo era quello di utilizzare la capacità creativa dei giovani studenti per immaginare come e dove intercettare i loro coetanei e, soprattutto, come interessarli con un linguaggio innovativo alla donazione di sangue. Quattro scuole superiori si sono così date battaglia a colpi di video e poster.
“MA’, VADO A DONARE!” IL VIDEO VINCITORE
A vincere il concorso sono stati gli studenti del liceo classico Berchet nella sezione immagini, mentre quelli del liceo classico e scientifico Marconi si sono aggiudicati il primo premio come miglior video. Nel breve spot i ragazzi si passano una maglia rossa dell’Avis e sottolineano i motivi per cui donare, dal tenere la propria salute sotto controllo al fare del bene agli altri. Allo stesso tempo viene evidenziato come essere maggiorenni comporti grandi responsabilità e riconoscimenti. A 18 anni infatti si può guidare la macchina, ma anche donare sangue.
Alla fine del video la maglietta rossa arriva a un ragazzo assopito davanti alla televisione, distratto fino alla noia dalle tecnologie di oggi. Risvegliatosi dal torpore, prende coscienza dell’importanza che riveste nella società una volta diventato maggiorenne e dice alla madre “Ma’, vado a donare!”. Lo spot si chiude con lo slogan “Salva una vita, dona oggi”.
IL PROGETTO “DILLO CON PAROLE NOSTRE”
Il progetto ha preso spunto dalle conclusioni del rapporto “Approfondimento qualitativo su studenti delle scuole superiori sulle ragioni che spingono a donare il sangue e le resistenze a farlo”, realizzato nel 2016 da Laboratorio Adolescenza in collaborazione con Avis Nazionale. Nella prima fase del progetto, svoltasi lo scorso anno scolastico, sono state individuate 4 scuole secondarie di secondo grado, e si sono identificati, con la collaborazione degli insegnanti, i gruppi di lavoro di studenti ai quali affidare la progettazione di una campagna di comunicazione sulla donazione del sangue.
La premiazione è avvenuta nell’aula magna del Liceo Scientifico e Linguistico Marconi di Milano. Il progetto è stato coordinato dal prof. Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza. Per Avis si tratta di una nuova e importante iniziativa nell’ambito della promozione del dono del sangue nelle scuole, a conferma della stretta collaborazione tra volontariato e istituzioni scolastiche. Tra gli altri erano presenti la vicepresidente nazionale di Avis, Laura Pizzetti, il coordinatore di Avis nazionale, Luigi Tagliabue, e Massimo Tafi fondatore di Mediatyche.
RENDERE I GIOVANI PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO
«I giovani – ha commentato il Presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola – da sempre sono tra i destinatari privilegiati della nostra attività di sensibilizzazione. Da oltre novant’anni, infatti, siamo impegnati nella diffusione dei valori alla base non solo della donazione di sangue, ma anche della cittadinanza attiva. Per questo motivo, progetti come quello promosso in collaborazione con il Laboratorio Adolescenza rappresentano delle occasioni uniche per stimolare la creatività degli studenti e renderli assoluti protagonisti di nuovi percorsi di senso civico e di comunicazione sociale».
Per Maurizio Tucci «la filosofia del progetto ‘Dillo con parole nostre’ nasce dalla convinzione che, per parlare agli adolescenti e ai giovani adulti in modo efficace, sia estremamente produttivo affidare i contenuti della comunicazione agli stessi destinatari del messaggio (anagraficamente parlando), in quanto naturalmente in grado di utilizzare il medesimo linguaggio e toccare le corde più sensibili».