Siena, un tatuaggio a chi dona
Julia Radi: «Puntiamo sui giovani»

2018-10-26T10:38:34+02:00 25 Ottobre 2018|Curiosità|
di Gianluca Colletta
Sempre meno giovani si avvicinano alla donazione di sangue, così a Colle di Val D’Elsa, in provincia di Siena, l’Associazione donatori sangue ha deciso di seguire un vecchio adagio e andare a cercarli proprio dove è più facile incontrarli: da un tatuatore professionista. Un tema controverso quello che vede al centro il rapporto tra donazioni e tatuaggi, ma che con le dovute precauzioni può raggiungere un target di popolazione che sempre meno si avvicina a questo settore. Nasce così l’iniziativa “Dona e ti resterà impresso” in collaborazione con La Sartoria Tatoo. L’idea è quella di regalare un tatuaggio a tutti coloro che decidono di donare due ore del proprio tempo in favore della raccolta di sangue. Molti non sanno infatti che anche chi ha dei tatuaggi può essere donatore, purché siano passati almeno 4 mesi da quando sono stati fatti. «L’idea è nata – ha raccontato a Donatorih24 la presidente dell’Associazione donatori sangue di Colle di Val d’Elsa, Julia Radi – perché Donato, tatuatore professionista de La Sartoria Tatoo, volveva fare qualcosa per l’associazione. Lui crede molto nella donazione e ci ha chiesto come si poteva collaborare in un progetto che non fosse limitato solo ai soci».
Presidente Radi, si può dire che sia questo un modo anche per avvicinare chi non ha mai pensato di donare il sangue?
Donato è un professionista in gamba, che tra i clienti ha tanti giovani, una fascia di età che ci interessa tantissimo. Oggi i giovani tutti vanno un po’ di corsa. Prima era più facile. Oggi questo target è meno disponibile perché non pensa che può fare qualcosa di utile donando qualcosa di se stesso. Abbiamo anche fatto due video pubblicati sui social su questa giornata, proprio per avvicinarci di più ai giovani. L’obiettivo è quello di mettere insieme da una parte un tema controverso come quello del rapporto tra i tatuaggi e la donazione di sangue e dall’altra di avvicinare un target di popolazione che raramente troviamo tra i nostri donatori.
Molti pensano che se si hanno dei tatuaggi non si può donare il sangue, però non è esattamente così…
Tempo fa il tatuaggio rappresentava una cosa anticonformista, un segno di ribellione. Oggi non è più così ed è diventato una cosa comune. Tempo fa c’era stata una querelle anche sull’agopuntura, ma oggi questa pratica la fanno dei medici e quindi è possibile donare subito il sangue. Il tatuaggio invece non viene fatto dai medici e per questo bisogna aspettare sei mesi per poter tornare a donare, ma si può donare il sangue. Non è vietato. La cosa importante, anche per la propria salute, però è che bisogna rivolgersi a professionisti, perché sappiamo che i tatuaggi li fanno tutti: sia gli esperti che tatuatori sulla spiaggia. Farli in un centro specializzato, con tutte le precazioni necessarie, garantisce non solo la propria salute, ma anche la possibilità di poter donare il sangue. Soprattutto però vogliamo far passare il messaggio che si può prima donare e poi andare a farsi un tatuaggio, senza così dover aspettare 4 mesi per donare.
Come si svolgerà la giornata? 
Domenica 28 ottobre basterà andare davanti allo studio La Sartoria Tatoo e mettersi in fila. Noi dell’associazione offriremo un piccolo buffet e inviteremo a donare il sangue prima di fare il tatuaggio. A chi invece si accosterà incuriosito daremo tutte le informazioni necessarie per avvicinarsi al mondo della donazione. Poi Donato farà i tatuaggi che avranno come motivo quello della donazione. Da qui è vento fuori “Dona e ti resterà impresso”, lo slogan forte dell’iniziativa.
Avete già avuto dei riscontri?
Sì. Abbiamo già ricevuto almeno 25 telefonate per avere informazioni. Inoltre i video messi sui sociali hanno raggiunto quasi duemila visualizzazioni.
Quale messaggio volete lanciare con questa iniziativa?
Vogliamo dire che possiamo sempre donare. Anche chi ha un tatuaggio può donare. Andare da un professionista vuol dire prendere le dovute accortezze per poter donare dalla maggiore età fino al limite dei 65 anni.
Quanti donatori ci sono a Colle di Val D’elsa?
La nostra associazione conta 650 donatori attivi. Naturalmente siamo sempre in carenza di sangue e di nuovi donatori. Molti raggiungono limiti di età e mancano i sostituti, soprattutto i giovani. Il bilancio però è positivo e siamo contenti delle donazioni fatte in quest’ultimo anno.
Che messaggio possiamo lanciare ai giovani per farli avvicinare al mondo della donazione?
Donare è una cosa molto semplice. Si da qualcosa di noi che non costa nulla ma che non ha prezzo per chi la riceve. Si tratta di perdere due ore l’anno che nel computo della nostra vita non cambiano nulla, ma che possono fare la differenza per altri.