«Nessuno può donare sangue per una persona specifica. Gli unici appelli che valgono sono quelli delle associazioni di settore». Commenta così a Donatorih24 Gianpietro Briola, presidente di Avis nazionale, la fake news circolata ieri, 22 agosto, sui social network riguardo la necessità di sangue del gruppo A- per una bambina malata.
In queste ore per la verità sono diversi i messaggi falsi che circolano in Rete dello stesso tenore. Una pratica che si sta consolidando da tempo e che getta allarmismo inutile e nocivo. Proprio ieri anche la redazione di Donatorih24 ha ricevuto una richiesta falsa: c’è bisogno urgentemente di trasfusione per un bambino di 17 mesi affetto da leucemia fulminante, si diceva.
Ignorata la notizia finta, abbiamo approfondito con il presidente nazionale Avis il tema, cercando di capire quali siano le spinte che portano a diffondere notizie false su temi cardine come la salute e il valore della solidarietà: «Queste persone cercano l’emozionalità, vogliono creare allarmismo – spiega Briola – Anche se in casi di richieste così generiche non so darmi una vera spiegazione. Se si facesse riferimento a un posto specifico in cui donare, magari alcuni potrebbero pensare di fare una raccolta sangue e lucrarci economicamente sopra. Ma senza specificità sembra frutto di mitomania».
Sebbene non ci sia riscontro per chi diffonde bufale di questo genere, è bene sapere che le richieste così formulate violano la normativa del settore riguardo i tempi e i modi della donazione: «Nessun ospedale è sprovvisto di sangue in casi acuti come quelli descritti nel messaggio – sottolinea Briola – inoltre non vengono mai fatte questo tipo di richieste attraverso canali privati. Per patologie gravi si cerca sempre di utilizzare donatori periodici, quindi certi e sicuri del proprio stato clinico, e ovviamente sangue da banca. La legge vieta i donatori occasionali o dedicati».