Punti raccolta Avis Frascati chiusi
Il presidente: « Riapriamo ad ottobre»

2018-08-02T17:19:48+02:00 1 Agosto 2018|Donazioni|
di Sara Catalini

Probabile riapertura del servizio di raccolta sangue nei Castelli Romani. Martedì 31 luglio alle 17:00 si è svolto un incontro all’Avis di Velletri tra i rappresentati dell’Asl Roma 6 e i referenti delle Avis territoriali, per definire i tempi di riapertura dei centri nelle strutture ospedaliere di Frascati, Rocca Priora, Anzio e nell’ambulatorio di Lariano.

Il presidente dell’Avis comunale di Frascati Elio Basili ha raccontato l’incontro a Donatorih24 spiegando i punti chiave trattati: «E’ opportuno riorganizzarci dopo tutto quello che abbiamo fatto. Abbiamo fissato un incontro nella prima metà di agosto per visionare i locali prescelti e valutarne l’idoneità. Per i primi di ottobre dovremmo ripartire, la volontà c’è».

Al confronto erano presenti un tramite di Narciso Mostarda, direttore generale dell’Asl Roma 6; Luciano Rutigliano, coordinatore della consulta Avis Castelli Romani e presidente di Avis Velletri; Mario Silvi, direttore sanitario e presidente di Avis Frascati ed Elio Basili, presidente di Avis Frascati e i rispettivi presidenti delle Avis di Rocca Priora e Anzio. Lo scopo di questa riunione era gettare le basi per individuare strutture da adibire alla trasfusione, per non fermare un lavoro ormai avviato da tempo, che secondo Elio Basili deve essere portato a termine il prima possibile.

I problemi per il centro di raccolta San Sebastiano di Frascati gestito dall’Avis comunale, sono iniziati dopo l’emissione del decreto ministeriale del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”, in base al quale i sistemi gestionali informatici utilizzati nei servizi trasfusionali e nelle unità di raccolta, dovevano essere adeguati ai requisiti tecnici previsti dalla legge.

L’iter da seguire per la convalida dei software prevedeva un anno di tempo dall’emissione del decreto, ma la nuova normativa ha colto impreparati molti centri, tra cui anche l’Avis coordinata da Basili: «Abbiamo chiuso per mancato adeguamento nel giugno 2016, ma nel giro di una settimana siamo tornati operativi. Dopo aver fatto una serie di modifiche alle componenti hardware e software abbiamo riaperto a settembre 2017 per poi chiudere», spiega Basili.

L’associazione ha continuato a lavorare e il 2017 si è concluso con circa 24 raccolte sangue effettuate in autoemoteche messe a disposizione dall’Avis provinciale o comunale di Roma. Attualmente Frascati ne realizza due al mese, raccogliendo tra le 50 e le 80 sacche in media come riporta Basili: «Domenica 29 luglio ad esempio ha fruttato 25 sacche, dobbiamo crescere».

L’ipotesi di riavere un’unità di raccolta fissa non è mai stata scartata, considerato anche i vantaggi che ne deriverebbero. Basili ha quindi inoltrato una richiesta all’ufficio comunale per poter ottenere in concessione locali adeguati alle attività trasfusionali. I punti sarebbero interamente gestiti dalle Avis dei Castelli Romani e se tutto dovesse andare in porto potrebbero già riaprire entro ottobre, garantendo come primo risultato tangibile un aumento del numero di raccolte mensili.

Dall’Avis di Frascati fanno sapere infatti che si ha tutta l’intenzione di aggiungere altri due appuntamenti per la raccolta: una il mercoledì, che è fra l’altro unico giorno in cui nessun ospedale nella zona dei Castelli ha attivo il servizio trasfusionale, e un’altra di domenica, oltre quella già prevista.

Basili ha sottolineato che l’impegno continuerà costante e il fine è quello di riprendersi gli spazi necessari alla donazione con una soluzione di continuità, per non avere brutte sorprese e ritrovarsi “senza fissa dimora” come lo scorso anno: «Bisogna rivedere la concessione per l’utilizzo dei locali stipulata con l’Asl. Vogliamo un accordo che ci consenta di usarli per almeno tre anni, non uno soltanto come inizialmente ci è stato proposto. In questo modo l’azienda sanitaria può decidere da un momento all’altro di riprendersi gli spazi per destinarli ad altro uso, ma noi di Avis ci siamo fermamente opposti. Mercoledì 8 agosto se ne riparla, ma è stato comunque un incontro costruttivo».