A Udine la riunione del Comitato regionale sangue (Cores) traccia il bilancio delle attività di donazione e offre nuovi spunti per il futuro. Il 18 luglio, alla presenza del vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e le aziende ospedaliere universitarie regionali, è stato fatto il punto della situazione in materia di donazioni e autonomia ematica.
Sono stati presentati dati incoraggianti relativi ai primi sei mesi del 2018: da gennaio a giugno di quest’anno le donazioni di sangue intero sono state 30.708, quelle di plasma 9.420 e quelle di plasma piastrine 976, per un totale di 41.104 donazioni, mentre i nuovi donatori sono 2.944 (nel 2017 sono stati complessivamente 5.941). La regione si configura come un’eccellenza nel campo delle donazioni, come sottolineato da Riccardi a margine dell’evento: «Il sistema regionale del dono del sangue è una delle eccellenze di cui il Friuli Venezia Giulia deve essere orgoglioso, dato che siamo la prima regione italiana in termini di donazioni. Questi risultati ci devono, però, spronare a migliorare ulteriormente attraverso la riorganizzazione e la modernizzazione del sistema».
In questo senso l’incontro è stato anche una spinta a crescere, infatti al di là dei numeri in sostanziale equilibrio con gli anni passati, è fondamentale implementare la rete trasfusionale e il centro regionale sangue, adottando delle misure tecniche all’avanguardia per mantenere il ruolo di centro trainante nel sistema delle donazioni.