Avis regionale Veneto e Anao Assomed (sindacato medico italiano) hanno denunciato una forte carenza di medici trasfusionisti. In piena estate aumentano le difficoltà per l’approvvigionamento di sangue e componenti ematiche su tutto il territorio nazionale, ma un altro allarme è costituito dalla scarsità di medici specializzati in trasfusioni. Come sottolineato nell’inchiesta del Periodico Avis regionale “Dono&Vita”, sono calate drasticamente negli anni le offerte lavorative dedicate a un settore speciale: «Solo tre o quattro concorsi pubblici pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale quest’anno offrivano contratti a tempo indeterminato e quindi una certa sicurezza professionale ed un futuro a chi avesse scelto di impegnarsi in un settore molto delicato e in continua evoluzione». A questo si sommano le difficoltà causate dalla riduzione delle ore di lavoro e del personale ospedaliero con conseguente aumento di compiti per i pochi che rimangono.
A sollevare la questione è il dott. Adriano Benazzato, Segretario regionale Anaao Assomed: «Quella del medico trasfusionista è una specialità medica su cui si basa tutta la sanità pubblica. Nonostante ciò, è ormai numericamente al minimo storico, con conseguente riduzione di orari nei Centri trasfusionali dove donano i nostri donatori, proprio in tempi in cui, invece, le donazioni dovrebbero essere il più possibile incrementate perché continuano a calare. E si sa, senza sangue, la sanità si ferma».
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