Trasfusioni, studio sull’utilità dell’SpHb

2018-04-21T10:42:15+02:00 21 Aprile 2018|Attualità|

L’azienda Masimo ha annunciato i risultati tratti da un compendio presentato all’edizione del 2018 del Convegno annuale della rete per l’avanzamento della gestione ematica, dell’emostasi e della trombosi nei pazienti (Network for the advancement of patient blood management, haemostatis and thrombosis, Nata), in cui i ricercatori hanno valutato l’utilità del dispositivo non invasivo di monitoraggio continuo dell’emoglobina (SpHb) per la promozione e il miglioramento delle migliori pratiche per la trasfusione di globuli rossi quale parte della gestione ematica del paziente nel post-operatorio.

Nello studio in oggetto, il professor Baricchi e alcuni suoi colleghi dell’Unità di medicina trasfusionale presso l’Ausl-Irccs di Reggio Emilia e della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Parma, hanno valutato l’appropriatezza delle trasfusioni post-operatorie di globuli rossi nell’arco di tre anni (2013-2015), prima e dopo l’attuazione di un programma di gestione ematica del paziente.

 

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