Ferro, perché è il minerale “principe” del sangue

2020-03-04T16:59:33+01:00 3 Febbraio 2020|Curiosità|

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità quasi un terzo della popolazione ha problemi di salute legati ad una carenza di ferro. Il minerale riveste un ruolo molto importante nel sangue perché è parte dell’emoglobina, ed è incaricato di trasportare l’ossigeno nei globuli rossi. In base al fabbisogno viene rilasciato in tutto il corpo. La corretta distribuzione determina la normale funzione fisiologica di tessuti come sangue, cervello e muscoli.

Le analisi del sangue sono il metodo più consolidato di misurazione della quantità di ferratina. Tramite il prelievo, effettuato anche prima di donare, se ne misura la concentrazione, e generalmente, i valori del minerale nel sangue, rispecchiano in modo corretto la presenza della proteina in tutto l’organismo.

Esistono molti tipi di disturbi legati ad una carenza o un eccesso di ferro. Si chiama anemia sideropenica il tipo di problematica specificatamente legato all’insufficienza della proteina tanto necessaria al sangue. I sintomi sono debolezza, pallore, irritabilità, mal di testa, fiato corto e caduta di capelli. Se i valori della ferratina nelle analisi sono costantemente al di sotto di 12/15 mg/l l’insufficienza è molto probabile.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che, se una larga parte della popolazione può soffrire di questo disturbo, le donne e i bambini sono le fasce più esposte. Le cause dell’insufficienza possono essere tante: la dieta povera, le perdite ematiche croniche o cicliche, in alcuni casi lo sport. Alcuni fattori, che causano un disequilibrio della presenza di ferratina nell’organismo, sono le malattie infettive come la malaria, l’anchilostoma e l’HIV. Anche malattie ereditarie come la talassemia sono legate al problema. Le analisi effettuate con regolarità mostrano se esiste una criticità nell’assorbimento del ferro, possibile indice di una patologia più grave in atto.

Quando invece esiste solo una lieve carenza potrebbe essere sufficiente apportare poche modifiche alla propria alimentazione per risolvere il problema. In certi casi potrebbe bastare aggiungere alcuni alimenti noti per l’alta concentrazione di ferro, tra cui gli spinaci, il fegato di bovino e la carne di cavallo. Anche l’assunzione di vitamina C, attraverso il consumo di frutta, quale ad esempio kiwi e agrumi, ne favorisce l’assorbimento. In certi casi può aiutare l’utilizzo di integratori specifici.