Gemellaggio con i comuni terremotati.
A Pavone-Cigole la cerimonia di Avis

2019-10-22T18:56:52+02:00 22 Ottobre 2019|Primo Piano|
di Emiliano Magistri

Un gemellaggio per ribadire i principi di amicizia e solidarietà. È stato un weekend molto intenso quello che a Pavone-Cigole, in provincia di Brescia, ha visto unirsi la sede locale di Avis con quelle di Carpi (Modena) e Amatrice (Rieti), i due comuni simbolo dei terremoti del 2012 e del 2016.

Un vero e proprio filo rosso che ha voluto unire le tre realtà avisine, la cui importanza è stata sottolineata anche dalla presenza del presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola. Una messa e poi l’inaugurazione della targa, per poi proseguire la giornata nel teatro dell’oratorio dove è stato ufficializzato il gemellaggio con gli interventi delle autorità. “Una firma che suggella un’amicizia nata sulla solidarietà disinteressata, ma necessaria in quei tragici momenti – spiega il presidente della sezione di Pavone, Francesco Piovani -. Una firma che consolida il passato e getta le basi per il futuro che vogliamo condividere con gli amici di Carpi e Amatrice”.

Nel suo intervento, Piovani ha voluto poi ringraziare anche i presidenti di Avis Lombardia e Avis provinciale Brescia, Oscar Bianchi e Gabriele Pagliarini, mai come in occasione del gemellaggio “padroni di casa”.