Sono 17 le province italiane per le quali il Centro nazionale sangue ha disposto le misure di sicurezza straordinarie per isolare il West Nile Virus. Asti, Cuneo e Bologna, in ordine cronologico, si aggiungono infatti all’elenco degli altri territori interessati dal provvedimento
“Si è aggiunta anche Bologna tra le provincie interessate dalle disposizioni contro il #WestNileVirus – scrive il Cns sulla propria pagina Facebook -. Ricordiamo a tutti i donatori che hanno soggiornato, anche solo per una notte, in uno dei territori interessati di avvertire il medico selezionatore. La sacca del vostro sangue dovrà essere sottoposta a un apposito test NAT, in caso il test non sia disponibile nel vostro centro di raccolta, sarete sospesi dalla donazione per 28 giorni“.
Dopo Cremona, Piacenza e Torino, quindi, la lista si allunga ancora. Le ultime zone, in ordine cronologico, erano state Modena, Verona e Vicenza. La prima fu Padova, poi fu la volta di Reggio Emilia, Parma e delle cinque province di Venezia, Treviso, Rovigo, Mantova e Ferrara.
Successivamente al caso dell’uomo di 79 anni che aveva contratto il virus (era il 25 luglio), il Centro nazionale sangue aveva raccomandato di applicare quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute il 2 novembre 2015 in merito alle “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Il Cns, inoltre, indica, in una tabella, anche quelli che sono i Paesi dell’Unione Europea e non (Grecia, Romania, Francia,Ungheria, Serbia e Cipro), dove è prevista la sospensione temporanea per 28 giorni “per coloro che vi abbiano soggiornato anche solo una notte”. A questi si aggiungono quelli in cui la sospensione è in vigore tutto l’anno (Stati Uniti e Canada).
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