Ho iniziato a donare perché sono venuti a presentare l’associazione a scuola. Da allora mi sono detta “perché no! Perché non posso essere parte attiva della comunità, potendo aiutare qualcuno?” Sono così andata al centro trasfusionale a Bologna, ho fatto le analisi per diventare effettivamente una donatrice e ho iniziato la mia attività.
Grazie a dei messaggi inviatici dal vecchio coordinamento giovani della federata sono poi entrata a far parte del gruppo giovani. Da lì è iniziata anche la mia esperienza di volontaria. Ho partecipato agli eventi nazionali, come il FidasLab, e fatto attività nella mia città, soprattutto nelle scuole. Per me la donazione è essere parte attiva della comunità. Si può aiutare qualcuno con un gesto in sé poco impegnativo.
L’atto semplice della donazione occupa poco tempo e se ognuno di noi riuscisse a ritagliarsi questo tempo per aiutare il prossimo, non dico che vivremmo in un mondo migliore, ma quasi. Non si avrebbero quei problemi di carenza di sangue o quell’enorme partecipazione solo quando ci sono le urgenze, come è successo nel caso dello scontro tra treni in Puglia avvenuto due anni fa.
*Teresa, viene da Bologna, 25 anni, studentessa di Geodinamica, geofisica e vulcanologia