Sei anni fa mio nonno ebbe un grave incidente che lo costrinse in terapia intensiva per circa un mese. Durante la degenza gli vennero somministrate molte sacche di sangue per colmare le emorragie. Una volta concluso il ricovero, i medici chiesero a noi parenti di fare una donazione di sangue, come è la procedura tipica in questi casi.
Purtroppo all’epoca avevo solo 14 anni e quindi non mi fu possibile fare il mio dovere. Questo episodio, però, fece nascere in me un desiderio che con il tempo ho coltivato e che mi ha portato, una volta diventato maggiorenne, a effettuare la mia prima donazione di sangue.
Penso che episodi come questo siano fin troppo significativi per sensibilizzare una persona alla cultura della donazione. Per questo motivo ho deciso di entrare a far parte del gruppo giovani dell’Avis comunale di Perugia, per dare un contributo alla promozione e alla sensibilizzazione del dono e per cercare di far capire quanto importante sia aiutare gli altri facendo un gesto così semplice.
Spero che questo messaggio si possa diffondere il più possibile e, per citare il motto del forum internazionale sulla donazione del sangue a cui ho partecipato quest’estate a Baku, in Azerbaijan, Spread the light, save lives! (Diffondi la luce, salva vite).