“Ogni singolo prelievo nasconde un ricordo, un’emozione, una carezza all’anima”

2022-05-05T15:14:43+02:00 5 Maggio 2022|
di Luigi Ronchin

Ognuno di noi nella propria esistenza si pone degli obiettivi da raggiungere, ma poi situazioni, stati d’animo e l’ambiente circostante a volte rendono il tutto complicato da realizzare. Anche la forza mentale può essere fondamentale per riuscire a ottenere un determinato scopo.

Per me raggiungere la centesima donazione è stato un traguardo che avrei conquistato in tutti i modi possibili. Una motivazione enorme. Il mio primo prelievo è datato 23 febbraio 1997, da quel momento sono partito per il viaggio Avis che si è rilevato un’esperienza meravigliosa.

Ogni singolo appuntamento nasconde dentro sé un ricordo, un’emozione, una carezza all’anima. Io steso in quel lettino e fuori, da qualche parte, qualcuno che aspetta per necessità quella parte di me cercare di poter stare meglio. Per coltivare speranze. Per continuare a lottare come un guerriero. Circostanze che mi hanno fatto capire che donare è gratificante.

Oggi sono arrivato a 109 donazioni tra sangue intero, piastrine e plasma che mi hanno fatto sentire, limitato a quei momenti, una persona migliore. Nonostante la consapevolezza dei miei difetti e delle mie mancanze.

Quando senti l’ago che ti accarezza la vena capisci che ciò che stai facendo ha una sua precisa logica. Che nel tuo piccolo quella è la tua missione.