Nella mia famiglia non ho mai avuto donatori, io ho iniziato più di trent’anni fa grazie ad uno dei miei professori, Vincenzo De Palo, pugliese di Gravina, ma residente ad Albenga. Ai tempi frequentavo la sezione geometri dell’ Istituto “G.Ruffini” ad Imperia.
Ricordo benissimo ancora il giorno della mia prima donazione: il 18 aprile del 1984. Avevo accettato ma ero un po’ titubante perché avevo molta paura dell’ago. Nonostante questo donavo circa 2/3 volte all’anno e, da metà degli anni ’90, iniziai anche con il plasma e quindi con più frequenza.
Vado a donare alla sede Fidas di Imperia, dove collabora ancora un medico di 88 anni che è un’istituzione per la nostra città, il dottor Bernardo Garibbo.
Adesso ho quasi 53 anni e sono arrivato a donare 188 volte. Mi sto avvicinando ad un traguardo per me molto importante, le 200 donazioni, ma spero di farne ancora di più. Mi auguro infatti, se la salute me lo permetterà, di continuare per altri anni.
Vorrei mandare un messaggio a tutti, soprattutto ai giovani che sono indecisi se compiere questo importante gesto: donare sangue è necessario e non è dannoso per la propria salute, anzi, è un valido strumento di prevenzione. È un modo per aiutare altre persone e salvare vite umane, un gesto gratuito e di civiltà: non si dona per denaro, ma per solidarietà.
*Andrea Garibaldi è donatore e agente di Polizia Locale ad Imperia