Ho iniziato a donare sangue e a fare volontariato in Avis non appena compiuti 18 anni. Sono entrato subito a far parte del Gruppo Giovani della mia cittadina, Massa Marittima, e l’anno seguente sono entrato nel consiglio direttivo come consigliere.
Inizialmente non sapevo nemmeno perché lo stessi facendo, forse perché già lo facevano alcuni miei amici, ma con il tempo ho realizzato che donare mi rendeva più felice e non soltanto perché potevo passare del tempo circondato da persone cordiali o perché potevo avere la colazione e le analisi gratis, ma anche perché donare il sangue – ma anche il mio tempo all’associazione – mi ha fatto riscoprire un grande senso di umanità e altruismo.
Successivamente ho iniziato a donare anche il plasma perché così potevo fare più di quattro donazioni all’anno ed essere in grado di aiutare un numero maggiore di persone, grazie alla produzione dei plasmaderivati. Non molto tempo fa anche mia nonna ne ha avuto bisogno. È stato proprio grazie all’albumina che ha potuto superare la sua malattia e riprendersi.
Con il tempo poi, ho avuto modo di caricarmi di maggiori responsabilità. Ho svolto il Servizio Civile Regionale e Nazionale con l’Avis di Siena, città dove attualmente vivo, e sto continuando a fare volontariato a Massa Marittima. Sono anche diventato parte dell’esecutivo giovani di Avis Regionale Toscana e adesso ho iniziato una nuova collaborazione per portare nelle scuole un progetto bellissimo, il “B.E.S.T. Choice”, che intende promuovere tra i giovani ragazzi stili di vita sani e corretti.
Oggi posso sicuramente dire che donare il sangue e dedicare il mio tempo all’associazione fa totalmente parte di me, si è creato un legame indissolubile che difenderò fino alla fine. Anche nei momenti più cupi della mia vita, quando mi sembrava di non avere più speranze, ho trovato un piccolo angolo di felicità all’interno di questa associazione. E in un certo senso, posso affermare che mi abbia aiutato a superare tutte le mie difficoltà, quindi non posso far altro che esserle grato.