L’atto di donare il sangue cui si sottopone qualsiasi donatore occasionale o abituale può avere tre diverse sfumature, a seconda di cosa si decida di donare.
Le donazioni possono essere infatti di tre tipi: Sangue intero, o Emocomponenti (Sangue e Piastrine).
All’atto delle analisi preliminari cui qualunque donatore viene sottoposto, sulla base dei valori ematici riscontrati, i medici responsabili del prelievo saranno in grado di dichiarare il paziente idoneo a tutte o solo ad alcune delle tre tipologie di donazioni possibili.
Sarà poi il donatore a effettuare su base volontaria la scelta di quale componente donare.
Sia ben chiaro, però, che nessuno dei tre tipi di donazione ha una preminenza o un maggior valore rispetto agli altri: esistono infatti specifiche esigenze e patologie tali da prediligere l’impiego di plasma o piastrine in luogo del sangue intero.
La donazione di Sangue intero
È la donazione del sangue come nota a tutti.
La durata del prelievo si aggira tra i 5 e i 7 minuti.
Il quantitativo di sangue può variare tra i 400 e i 500 ml circa a seconda delle condizioni del donatore.
Tra i requisiti richiesti figura un valore di emoglobina HB superiore ai 13,5 grammi per decilitro per l’uomo, e superiore ai 12,5 per la donna.
Il recupero medio avviene entro 90 giorni dal prelievo. È pertanto previsto che successivi prelievi non possano avvenire in lassi di tempo inferiori a circa 3 mesi. Per la donazione del Sangue intero generalmente non sono previste file e attese prolungate o prenotazioni.
Piastrine da aferesi
La donazione di piastrine (la componente del sangue che provvede alla riparazione delle ferite e all’arresto dei sanguinamenti) avviene con un prelievo di questi emocomponenti assieme a circa 150-200 ml di plasma in cui sono sospesi ed ha luogo attraverso separatore cellulare. Le restanti componenti vengono reintrodotte nel corpo del paziente.
Il volume, come detto, è di circa 150-200 ml e i tempi di prelievo, in ragione del procedimento più complesso, possono aggirarsi tra 1 ora 1 ora e 30 minuti.
Al paziente è richiesto come requisito una concentrazione di almeno 200.000 piastrine al millimetro cubo di sangue.
Il tempo di recupero è di circa 5 giorni.
È richiesta una iscrizione in lista presso gli appositi centri per poi essere ricontattati in caso di necessità.
Donazione di plasma da aferesi
La donazione di plasma (la componente fluida e liquida del sangue) avviene attraverso separatore cellulare. Una volta prelevata la componente liquida del sangue globuli bianchi, rossi e piastrine vengono reintrodotte nel corpo del paziente.
Il volume di plasma prelevato è generalmente di 500-600 ml.
La durata del prelievo è di circa 35-40 minuti.
La donazione del solo plasma è consigliata in particolare ai donatori con tendenza a bassi valori di ematocrito (Ht) ed emoglobina (Hb), con ridotte riserve di ferritina nel sangue o appartenenti ai gruppi sanguigni B e AB, per i quali vi è in genere una bassa domanda di trasfusioni di sangue intero.
Il recupero avviene entro poche ore dal prelievo, per effetto di una normale alimentazione e dell’ingestione di un’adeguata quantità di liquidi.
La donazione necessita di prenotazione presso i centri autorizzati.
Raccomandazioni generali per tutti i donatori
La donazione in aferesi può essere praticata solo su donatore consenziente, preventivamente e adeguatamente informato; a tal fine dovrà firmare un modulo di consenso informato. In qualsiasi momento il donatore può recedere dal suo consenso.
Il lasso di tempo minimo che deve intercorrere tra:
– Una donazione di sangue intero e una di piastrine
– Una donazione di sangue intero e una di plasma
– Due donazioni di plasma
È di 14 giorni.
Il lasso di tempo minimo che deve intercorrere tra:
– Una donazione di sangue intero e una di plasma
– Una donazione di piastrine e una di plasma
È di un mese.