Come si diventa donatori

2018-04-15T13:09:48+02:00 15 Aprile 2018|

Ai più potrà forse sembrare una banalità, ma come funziona nel dettaglio l’intero processo della donazione del sangue? O ancora più chiaramente: se un neofita dovesse manifestare il proprio interessa a divenire volontario, cosa si troverebbe a dover fare.

Seguiamo questo processo passo dopo passo.

La fase informativa

Su internet è letteralmente presente un oceano di informazioni relative alla donazione del sangue, ma per districarsi in questa giungla di pagine e siti, il modo più facile è quello di recarsi sui domini delle quattro principali organizzazioni attive nel settore: Croce Rossa Italiana, Fratres, Fidas e Avis. Su questi siti sarà possibile individuare il centro di donazione più vicino al proprio luogo di residenza o di lavoro ed eventuali iniziative di raccolta pubblica e sensibilizzazione nelle piazze italiane.

Una possibile alternativa è ricercare direttamente su internet inserendo al contempo il nome della propria città di residenza e l’eventuale nome di una delle associazioni sopraindicate o in alternativa chiavi di ricerca come “donare il sangue” o “raccolta sangue”.

Il primo contatto

Una volta individuata l’istituzione più idonea e vicina l’eventuale donatore può prendere contatto tramite email o via telefono al fine di fissare un primo appuntamento.

Nel giorno e nell’ora concordata il donatore si reca presso il punto prescelto al fine di partecipare alle attività di volontariato e sostiene un primo colloquio informativo in cui riceve dettagliate notizie relative alle modalità e alle finalità dei prelievi, e in cui è tenuto a indicare se intenda donare Sangue intero o emocomponenti (piastrine o plasma). Il colloquio – corredato dalla compilazione di un questionario – è inoltre finalizzato ad accertare lo stato di salute generale del paziente attraverso domande relative al proprio stile di vita sul piano dell’alimentazione, dell’attività fisica, delle eventuali patologie di cui è portatore.

La visita di idoneità

Nel caso in cui al termine del breve colloquio il potenziale volontario intenda proseguire il suo percorso verso la donazione, viene sottoposto con effetto immediato a una visita medica totalmente gratuita e a una valutazione clinica da parte di un medico al fine di approfondire alcune delle risposte offerte nel questionario. Nel corso della visita viene tra l’altro sottoposto ad elettrocardiogramma, esame cardiologico e radiografia della zona toracica. Al potenziale donatore viene infine sottoposto un documento la cui sottoscrizione è totalmente facoltativa ma assolutamente necessaria al fine di fornire il proprio consenso agli eventuali prelievi. Vengono infine concordati in linea di massima date e orari in cui il donatore è disponibile per procedere ai prelievi.

I risultati degli esami

Entro 15 giorni dal primo incontro, in forma del tutto riservata e via posta, il potenziale donatore riceve presso il proprio domicilio un documento riportante l’esito degli esami clinici sostenuti, e accompagnato dal commento di un medico sulla eventuale compatibilità o incompatibilità del proprio stato di salute, con la possibilità di donare sangue o emocomponenti. Nel documento sono inoltre riportati le eventuali date e gli orari in cui poter procedere alla donazione, in accordo con le indicazioni offerte dal donatore all’atto del primo colloquio.

 

Il gran giorno è arrivato: la donazione

I prelievi avvengono generalmente al mattino e al donatore viene generalmente suggerito di presentarsi a digiuno o dopo una colazione leggera a base di frutta, tè, caffè, carboidrati semplici.

Il prelievo è generalmente di durata contenuta: può andare dai 5-7 minuti per la donazione di Sangue intero ai 30-35 richiesti per la donazione di Plasma, fino a un massimo di 60-75 minuti per la donazione di sole Piastrine. Il prelievo avviene inoltre in ambienti completamente sterili, in modo praticamente indolore, con l’utilizzo di materiali usa e getta e privi di qualsiasi rischio infettivo, con l’assistenza di personale medico e infermieristico.

Al termine del prelievo

Terminato il prelievo, al donatore viene offerto un ristoro consistente generalmente in frutta, integratori, liquidi e altri alimenti finalizzati a favorire un subitaneo reintegro. Viene inoltre sconsigliato di svolgere attività fortemente stressanti o impegnative sul piano fisico nella stessa giornata, e viene infine rilasciato un Permesso lavorativo retribuito (o scolastico/accademico nel caso il donatore sia ancora uno studente) perfettamente valido a norma di legge.

E al mio sangue cosa accade?

Nei giorni immediatamente successivi al prelievo il sangue o gli emoderivati del volontario vengono sottoposti a una rigorosa serie di analisi.

Questa attività di screening è naturalmente operata al fine di accertare la qualità e sicurezza del sangue e al fine di tutelare la salute del donatore così come degli eventuali futuri beneficiari della donazione.

Gli esami cui il sangue donato viene sottoposto si dividono in due macro categorie.

1 Qualità e tipo di sangue

La prima include la valutazione generale dell’Ematocrito (la composizione del sangue), la valutazione dei livelli di ferro, colesterolo e zuccheri presenti nel sangue, la determinazione del gruppo sanguigno, dell’eventuale presenza dell’antigene Kell e dell’antigene Cellano (con conseguente incompatibilità con la donazione del sangue) e dell’eventuale presenza di anticorpi irregolari anti-eritrocitari (anche in questo caso incompatibili con la donazione del sangue).

2 Eventuale presenza di agenti patogeni e relativi anticorpi

Un secondo gruppo di esami è finalizzato all’accertamento della presenza di eventuali virus o infezioni o dei relativi anticorpi. Lo scopo è quello di escludere che il donatore sia portatore di HIV, Epatiti B e C, AIDS e Sifilide.

Posso tornare a donare?

La risposta è certamente affermativa, e il donatore periodico, con cadenza minima annuale, viene sottoposto anche a una serie di controlli finalizzati ad accertare i livelli di glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia presenti nel sangue.