La biobanca dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è stata inaugurata lo scorso 20 marzo. Parliamo di un edificio altamente tecnologico in grado di conservare circa 135mila campioni biologici, che ha in dotazione dieci tank ad azoto liquido per la perfetta conservazione di cellule e tessuti oltre a poter godere delle prestazioni di oltre dieci tra medici, biologi e ricercatori.
<<Durante l’anno – spiega la direttrice della biobanca, Annapaola Callegaro – il turnover dei campioni è continuo e siamo anche in grado di fare conservazione transitoria per i materiali che vanno e vengono da altre banche regionali. La struttura è organizzata e controllata, con accesso consentito solo alle persone che vi lavorano: ogni campione ha un percorso ben definito, viene mappato ed è facilmente ritrovabile. La gestione – aggiunge la direttrice della struttura – è rigorosa: un software garantisce tracciabilità e anonimato di campioni e dati, mentre le provette sono catalogate in modo univoco grazie ai codici a barre. Oltre alla criobanca abbiamo anche 27 congelatori meccanici per la conservazione di quei materiali che non necessitano di temperatura così basse per rimanere utilizzabili. In questo modo – conclude Callegaro – siamo passati dalla vecchia ‘collezione’ di campioni a una struttura di qualità che ci consente di portare avanti progetti di ricerca prestigiosi>>.