Ore 19:20 Conclusioni del presidente Gianpietro Briola: “Se Avis è durata novanta anni è perché non ha parlato soltanto di sangue, ma di cittadinanza attiva e di solidarietà. Vorremmo lavorare tutti insieme con Fratres e Fidas per tramandare questi valori anche una volta che l’autosufficienza fosse raggiunta”.
Ore 19.00 “ DA QUEST’ANNO VA DI MODA IL GIALLO, DISTINGUITI, DONA IL PLASMA” lo spot della campagna. Diverse giovani donne prese nelle attività della loro vita quotidiana: dal ballo, alla preparazione di una torta al truccarsi davanti ad uno specchio. Tutte unite da una cosa, anzi da un colore: il giallo. Giallo è il rossetto davanti allo specchio, gialla è la torta portata in tavola, giallo è il tulle della ballerina che si allena. Il giallo è il colore del plasma. Dona il plasma.
Ore 18.55 Aldo Ozino, presidente Fidas: “Complimenti per aver centrato l’obiettivo di mettere in atto il piano quinquennale che vuole l’autosufficienza italiana del plasma e per aver sottolineato che la donazione di plasma non è una donazione di serie B, in un sistema che noi vogliamo resti solidale”.
Ore 18.50 parla il presidente Avis Marche, Massimo Lauri: “ Come siamo arrivati alla campagna plasma? Noi, nelle Marche non abbiamo un problema di autosufficienza, ma poiché l’idea che vedevamo circolare era quella che la donazione di plasma fosse una donazione di serie B rispetto a quella del sangue volevamo che ci fosse uno spirito più positivo”.
Ore 18:30 Claudia Firenze inizia la presentazione della ricerca- sondaggio fatta in collaborazione con l’istituto ipsos (per scaricarlo clicca qui) Condotto nel mese di ottobre con metodologia Cawi (computer web assisted interview) su un campione di 800 persone rappresentativo della popolazione italiana, il sondaggio ha indagato alcune conoscenze degli italiani in tema di donazione di sangue, plasma e di Avis.
Oltre i 2/3 degli italiani (69%) associano in prima battuta la parola plasma al mondo del sangue, rispetto ad altri mondi (televisione, energia,etc.).
Elevata la percentuale di risposte che collegano la donazione di sangue più ad aspetti sociali e solidali che non puramente medici: per il 44% degli italiani si tratta di un dovere sociale e di un gesto di solidarietà e altruismo, mentre per un altro 42% è un gesto che nasce dalla consapevolezza che il sangue non si fabbrica in laboratorio.
Rispetto alla donazione di plasma, quasi 4 italiani su 5 (il 79%) non è ben consapevole delle differenze tra donazione di sangue intero e plasma, mentre il restante 21% afferma di conoscere abbastanza bene le differenze mediche tra le due pratiche.
Tra gli altri dati interessanti: i giovani sono più propensi a donare plasma, tra chi non donerà c’è un 50 per cento che non donerà per salute, e il 22 per cento non lo farà per paura: qui la maggioranza è giovane. Chi non dona per mancanza di tempo è l’8 per cento, in questa fascia i lavoratori autonomi, da qui la necessità di una flessibilità degli orari per aiutare ad aumentare la donazione di sangue.
“La campagna in giallo non è un’invenzione dell’ufficio nazionale, ma parte quattro anni fa dall’Avis Marche, abbiamo preso il loro clami e il loro lavoro e lo abbiamo stravolto. Si tratta di una campagna che nasce per incuriosire e interessare”.
ore 18.25 Gianpietro Briola, presidente nazionale Avis: “Oggi per noi l’obiettivo è l’autosufficienza di tutti i plasmaderivati, che si può ottenere solo con la donazione di plasma. Fino ad ora e campagne che abbiamo fatto volevano spingere soprattutto i nostri donatori, ma di fatto una vera e propria campagna sul plasma non l’abbiamo mai fatta. Ora che siamo vicini a un’apertura del mercato, sappiamo che i farmaci plasmaderivati si potranno spostare dove il costo è maggiore: noi dobbiamo lavorare tutti insieme per l’autosufficienza di plasma e vogliamo che la donazione resti gratuita e volontaria. Per facilitare tale autosufficienza dobbiamo lavorare ad una maggiore flessibilità del sistema trasfusionale”.
ore 18.20 Pierluigi Berti, presidenti Sinti: sono felice di essere qui e voglio con la mia presenza mostrare che tutto il mondo dei professionisti del trasfusionale sanno dell’importanza del plasma come risorsa strategica.
ore 18.15 introduce i lavori Claudia Firenze, direttrice comunicazione Avis presentando un video particolare, per mostrare come sia iniziata la pubblicità progresso: un video del 1971 che mostrava la necessità di sangue e concludeva, dove vedi questa insegna, dona.
Inizia l’aperitivo in giallo a firma Avis: quasi quattro italiani su cinque non conoscono bene la differenza tra donazione del sangue e del plasma. Il 36 per cento degli italiani è pronto a prendere in considerazione la donazione di plasma, ma il 79 per cento non ne conosce ancora l’utilità.