I geni potrebbero dirci come la pressione sanguigna e il battito cardiaco varino da persona a persona durante l’attività fisica. A stabilirlo è una ricerca condotta dagli scienziati dell’Università di Guelph (Canada) che hanno studiato due mutazioni genetiche comuni nei recettori dei muscoli scheletrici capaci di aumentare la pressione sanguigna durante l’esercizio fisico, in particolare negli uomini che le hanno.
Il team ha misurato la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa di 200 giovani, tra uomini e donne in buona salute, prima e durante un esercizio per valutare la forza prensile, oltre ad analizzare il loro Dna.
Sebbene lo studio sia limitato alla dimensione del campione e a un esercizio fisico particolare, l’effetto di queste varianti genetiche nei recettori del muscolo scheletrico è stato significativo. Saranno necessari ulteriori lavori per esaminare altri tipi di esercizio e per replicare questo risultato.