Tumori del sangue in calo, tutti i dati del 2024
In Italia, poco più di 9mila le nuove diagnosi

2025-02-05T10:58:49+01:00 5 Febbraio 2025|Salute|

Nel 2024, in Italia, ci sono state 390.100 nuove diagnosi di tumore: 214.500 negli uomini e 175.600 nelle donne. Si tratta di numeri sostanzialmente stabili rispetto al biennio precedente (erano 391.700 nel 2022 e 395.900 nel 2023). Il tumore più frequentemente diagnosticato in Italia, nel 2024, è il carcinoma della mammella (53.686 casi), seguito dal colon-retto (48.706), polmone (44.831), prostata (40.192) e vescica (31.016).

In calo i tumori del sangue. Per il 2024, infatti, l’incidenza è di 9.181 nuove diagnosi (quasi 500 in meno di un anno fa), con una sopravvivenza netta a cinque anni dalla diagnosi per il 48% degli uomini e il 47% delle donne. Sono circa 88mila i pazienti viventi in Italia dopo la diagnosi. Lo certifica l’Associazione italiana oncologia medica nel suo puntuale report annuale.

Secondo i dati di Aiom, la mortalità per cancro nei giovani adulti (20 – 49 anni), in 15 anni (2006 – 2021), è diminuita del 21.4% nelle donne e del 28% negli uomini. Un altro elemento positivo, determinato soprattutto dai progressi nelle terapie, è costituito dal costante incremento del numero di persone che vivono dopo la diagnosi di tumore: nel 2024 sono circa 3.7 milioni. E la metà dei cittadini che oggi si ammalano è destinata a guarire, perché avrà la stessa attesa di vita di chi non ha sviluppato il cancro.

Lo studio è stato raccolto nel volume “I numeri del cancro in Italia 2024”, giunto alla quattordicesima edizione, che descrive gli aspetti relativi alla diagnosi e terapia delle neoplasie grazie al lavoro di Aiom, Airtum (Associazione italiana registri tumori), Fondazione Aiom, Osservatorio nazionale screening (Ons), Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), Passi d’Argento e della Società italiana di anatomia patologica e di citologia diagnostica (SIAPeC-IAP).

“Anche se la stima del numero di nuovi casi di cancro è di poco inferiore a quelle del 2022 e del 2023 – commenta Francesco Perrone, presidente Aiom -, non si può essere particolarmente ottimisti in un quadro più generale di prevalenza ancora alta di fattori di rischio comportamentali e ambientali, che contribuiscono significativamente a causare il cancro. Si tratta di una materia in cui è necessario investire di più e a molteplici livelli, incluse, ad esempio, le riforme che Aiom sta promuovendo per rendere più efficace la lotta al tabagismo”.