Mancano pochi giorni all’entrata in vigore del “Decreto Tariffe” e si alza l’attenzione delle associazioni di malati rari. “Il Decreto Tariffe entri in vigore, come previsto, dal 1° aprile. I diritti dei cittadini non meritano altre proroghe, ma garanzia di esigibilità su tutto il territorio” – scrivono in una lettera indirizzata al ministro della Salute (Orazio Schillaci) Cittadinanzattiva e Osservatorio Malattie Rare, insieme a oltre 90 federazioni e associazioni di pazienti cronici e rari.
Il dispositivo di legge aggiorna le tariffe per le nuove prestazioni introdotte con i livelli essenziali di assistenza nel 2017 al fine di essere erogate in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
“Si proceda all’entrata in vigore, prevista il primo aprile, del decreto per i Lea del 2017 affinché non sia mortificato il diritto alla salute dei cittadini” – si appellano così al ministero Cittadinanzattiva, il Coordinamento nazionale associazioni malati cronici e rari e OMaR che paventano una proroga del vecchio documento.
“Nonostante le rassicurazioni – denunciano i firmatari – continuano infatti a rincorrersi notizie di una nuova proroga, dovuta all’abbassamento delle tariffe con cui alcune prestazioni saranno rimborsate alle strutture che le erogano. Una proroga inspiegabile ora, considerato che i problemi che vengono posti si riferiscono a un decreto che già sarebbe dovuto, in parte rilevante, andare in vigore dal 1° gennaio 2024″.
Da qui l’appello affinché il “Decreto Tariffe, così come aggiornato a giugno, trovi concreta applicazione a partire dal 1° aprile. Nello stesso tempo, chiediamo che sia completata l’istituzione della commissione Lea così da prevedere, attraverso un nuovo decreto, un percorso rapido che aggiorni continuativamente e ulteriormente i Lea e le rispettive tariffe, anche per consentire ai cittadini l’accesso a prestazioni ulteriori e lungamente attese, come i test Ngs, la diagnosi e cura della fibromialgia, l’estensione dello screening neonatale ad altre patologie come la Sma, il cosiddetto Nipt – test prenatale non invasivo”.