Il titolo era “La generosità ce l’hai nel sangue”, e attorno ai tavoli della Leopolda di Firenze c’erano tanti ragazzi delle scuole con i loro insegnanti, oltre a operatori e protagonisti dell’ambito medico-sanitario e del terzo settore.
A raccontare che cosa significhi “generosità” in questa particolare area del volontariato, sono intervenuti tra gli altri il presidente nazionale di Avis Gianpietro Briola, il presidente nazionale di Fidas Giovanni Musso, il direttore del Centro nazionale sangue Vincenzo De Angelis.
I relatori, moderati dalla giornalista Beatrice Curci, hanno spiegato ai molti giovani presenti perché la donazione del sangue e del plasma è un atto di generosità che in Italia ha caratteristiche davvero straordinarie. Un autentico movimento volto al bene comune che però la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica ignora, o nel migliore dei casi dà un po’ per scontato, mentre è invece una peculiarità tutta italiana che ci differenzia dalla gran parte degli altri Paesi, dove la donazione è remunerata. In Italia il dono del sangue e del plasma è un gesto completamente gratuito, anonimo e volontario. E sono quasi due milioni i donatori che compongono questo esercito della generosità che – lo ricordiamo – non risponde solo alle esigenze di trasfusioni, ma anche (e soprattutto) alla produzione di plasmaderivati, farmaci altresì definiti “salvavita” per il loro impiego nella cura di molte gravi patologie. L’obiettivo è lo stesso da anni: raggiungere quell’autosufficienza ematica che consenta all’Italia la completa autonomia rispetto a Paesi dai quali oggi è costretta a importare soprattutto il plasma.
DonatoriH24 era presente al Forum della Leopolda e per l’occasione ha realizzato una serie di brevi interviste in cui alcuni dei protagonisti di questo mondo spiegano che cosa significhi “La generosità ce l’hai nel sangue”, un titolo che è ben più di un simpatico slogan, per i profondi significati che porta con sé.
Davanti alla nostra videocamera hanno parlato Claudia Firenze (presidente Avis Toscana), Alessandro Segato (presidente Aip – Associazione immunodeficienze primitive), Annalisa Scopinaro (presidente Uniamo – Federazione malattie rare), Luciano Franchi (consigliere Avis Toscana), Miriam Vacca (insegnante dell’istituto Sassetti-Peruzzi di Firenze), Filippo Cristoferi (direttore Aip – Associazione immunodeficienze primitive), Vincenzo de Angelis (direttore Centro nazionale sangue), Giovanni Musso (presidente nazionale Fidas), Simona Carli (direttore del Centro regionale sangue Toscana), e infine Gianpietro Briola (presidente nazionale Avis). Tra le brevi dichiarazioni anche una testimonianza del direttore di DonatoriH24, Luigi Carletti.
Le videointerviste sono stare realizzate dal videomaker Francesco Vivoli.