“Sono i giovani il futuro della donazione, per questo Fidas mette in cima alla propria agenda delle attività per il futuro il coinvolgimento delle nuove generazioni”. È il messaggio più importante del presidente della Federazione italiana associazioni donatori di sangue, Giovanni Musso, emerso dal 61° congresso nazionale che si è svolto a Roma.
Una due giorni che ha radunato nella Capitale 180 delegati delle associazioni federate per partecipare, insieme a istituzioni e protagonisti del mondo del sangue e del volontariato, a una tavola rotonda sulla donazione di sangue e plasma.
Per l’occasione sono stati premiati i vincitori e le vincitrici di due iniziative di Fidas: il premio nazionale giornalistico Isabella Sturvi è andato a Vera Risi, di Rewriters, a Veronica Marcattili, del Quotidiano D’Abruzzo e ad Andrea Ceredani, di Toscana Oggi. Beatrice Curci si è aggiudicata la menzione d’onore per l’impegno professionale profuso in favore della donazione di sangue; per il concorso “A Scuola di Dono” sono intervenute in modalità online le classi vincitrici del premio: la primaria 2°C dell’istituto comprensivo Borgaro Torinese, la 2°G del plesso di Salizzole (VR), e gli studenti della classe 3°B del Galiani-de-Sterlich di Chieti.
“Durante il congresso – spiega Musso – sono stati firmati gli accordi con Fiagop (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica, ndr) e Lions Clubs International Multi Distretto 108 – Italy, azioni che confermano la grande fiducia che riponiamo nel lavoro di gruppo e l’intenzione di ampliare la rete per il supporto a tutti coloro che necessitano di emocomponenti nel percorso di cura di malattie rare e meno rare. È importante stringere rapporti con coloro che sono i fruitori del generoso gesto della donazione di sangue e plasma, il gioco di squadra è fondamentale per fare comprendere a chi ancora non lo sapesse che donare significa far sì che i pazienti, anche quelli pediatrici, abbiano la possibilità di curarsi e crescere. Il rinnovo del protocollo tra Fidas e Fiagop consente di continuare una collaborazione che in passato ha dato ottimi risultati”.
Paolo Viti, presidente di Fiagop, ha commentato: “Rilanciamo con convinzione e gratitudine la sinergia con Fidas per incrementare i già ottimi risultati conseguiti reciprocamente in questi primi due anni di collaborazione e lavorare insieme verso nuovi traguardi, sia sul piano della raccolta di sacche di sangue e di emocomponenti a favore delle esigenze dell’oncoematologia pediatrica, che su quello del reclutamento di giovani donatori, al fine di portare con azioni concrete il nostro fattivo contributo all’urgente ricambio generazionale”.