Trento si conferma, per il secondo anno consecutivo, la più generosa tra le grandi città italiane in tema di donazione di organi e tessuti. Stesso risultato per il piccolo borgo di Geraci Siculo, tra i centri di media dimensione a primeggiare sono Corato (Puglia) e Guardiagrele (Abruzzo).
Sono i dati dell’ultimo report sull’Indice del Dono (qui il link) realizzato Centro Nazionale Trapianti. Sono stati analizzati i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all’atto dell’emissione della carta d’identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 comuni italiani in cui il servizio è attivo.
Come nel 2021, è ancora il capoluogo trentino in cima alla lista della generosità tra le 44 città italiane con più di 100mila abitanti, il suo indice del dono è 69.76/100: nel 2022, su 11.678 cittadini che hanno rinnovato la carta d’identità elettronica, il 65.6% ha espresso la volontà sulla donazione (34,4% gli astenuti) e tra i dichiaranti il 78.6% ha detto sì. Un tasso di consenso elevato, oltre 10 punti sopra la media nazionale che si è attestata al 68.2%.
A dividersi la piazza d’onore sono Sassari e Livorno, entrambe con un indice del dono di 67.69/100, ai piedi del podio ci sono Verona, quinta Padova, sesta Cagliari, settima Ferrara, ottava Firenze, nona Pescara e decima Monza. In salita Milano (da ventesima a sedicesima), stabile Torino al ventinovesimo posto, guadagna una posizione Roma (ora trentunesima), tre Napoli (ora trentanovesima).
Tra i comuni medio – grandi (da 30 a 100mila residenti) è Corato (Bari), la città più generosa d’Italia vantando un indice del dono di 77.65/100, oltre 10 punti in più dell’anno precedente, raggiungendo un tasso di consensi dell’81,5% con un’astensione molto bassa (19,1%). Complessivamente, secondo il report, migliorano i dati di molti comuni meridionali, nonostante l’opposizione alla donazione al Sud resti tendenzialmente più alta che nel resto d’Italia. Al secondo posto c’è Nuoro, prima un anno fa, completa il podio la sassarese Alghero, seguono tra le prime dieci Como, Belluno, Camaiore (LU), Cerveteri (RM), Pomigliano d’Arco (NA), Sesto Fiorentino (FI) e Monreale (PA).
Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) a primeggiare nel 2022 è Guardiagrele (Abruzzo) con un indice del dono di 88.76/100, ha registrato un tasso di consensi altissimo (98.6%) e un’astensione del 24,3%. Secondo posto per Primiero San Martino di Castrozza (TN), terza Leverano (LE), mentre al quarto posto c’è la palermitana Corleone dove nel 2022 nessun cittadino ha detto no alla donazione: 313 i sì raccolti su 313 dichiaranti, anche se il 42.9% ha preferito astenersi.
Tra i centri con meno di 5mila abitanti, si conferma Geraci Siculo (Palermo) con un indice del dono di 94.58/100, un tasso di consensi del 96.8% e un’astensione al 6.9%. Si tratta in assoluto del miglior risultato tra tutti i comuni italiani.
Complessivamente nel 2022 sono state registrate 2.8 milioni di nuove dichiarazioni di volontà alla donazione: 1.9 milioni di sì (68.2%) e quasi 900mila no (31.8%), con un leggero peggioramento rispetto al 2021 quando i consensi si erano attestati al 68.9%. A esprimersi è stato il 55.5% dei cittadini che si sono recati all’anagrafe per richiedere la carta d’identità.
Nel dettaglio, le percentuali di consenso maggiori sono state registrate tra le donne (71.3%, contro il 66.2% di sì espresso tra gli uomini) e tra i 35 – 40enni (72.6%), mentre l’opposizione alla donazione è leggermente più altra fra i giovanissimi (nel 2022 il 30.2% dei 18 – 25enni ha registrato un no) per poi crescere esponenzialmente oltre i 70 anni (42.4% di no tra i 70 – 80enni, 56.5% tra gli over 80). A oggi il sistema informativo trapianti conta su 15.5 milioni di dichiarazioni registrate: 11.1 milioni di sì e 4.4 milioni di no.