Gli esami del sangue gratuiti sono uno dei benefit di cui ogni donatore di sangue che compie il gesto più bello può approfittare.
Poter controllare il proprio stato di salute con un check-up approfondito è senza dubbio molto importante, specie in vite come quelle moderne in cui i pericoli per la salute sono sempre in agguato.
Le analisi sui donatori, che si ottengono gratuitamente dopo il dono, sono quindi importanti per due motivi: da un lato controllare lo stato di sicurezza del sangue donato, dall’altro monitorare lo stato di salute generale dei donatori.
Gli esami a cui i donatori sono sottoposti prima di ogni donazione sono molti: un’esame emocromocitometrico completo, i testi per sapere se ci sono anticorpi per l’epatite B e l’epatite c; il test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV 1-2 e antigene HIV 1-2; i test Nat ((Nucleic acid test) su epatite C, B e Hiv per riconoscere eventuali micro-frammenti di materiale genetico di questi agenti in modo da prevenire il sorgere delle malattie; il test per individuare il fenotipo ABO e il fenotipo RH completo, la determinazione dell’antigene Kell e, in caso di positività dello stesso, ricerca dell’antigene Cellano che serve per individuare eventuali anemie.
Tutti validi strumenti, queste analisi, per acuire il proprio livello di prevenzione verso le suddette patologie, o per stati infiammatori acuti e cronici, legati a malattie autoimmuni, o patologie dipendenti da infiammazioni o agenti patogeni infettivi.
Con cadenza annuale, invece, vengono svolti testi di altra natura come la glicemia, che indica i livelli di glucosio nel sangue; la creatinina, che cresce in corrispondenza di malattie renali; la transaminasi ALT, che controlla le cellule epatiche e dunque le condizioni di salute del fegato; il colesterolo che è uno dei più importante parametri da indagare affinché si mantenga al di sotto dei 200 mg/dl, poiché com’è noto il colesterolo è uno dei più importanti fattori di rischio per generare patologie come aterosclerosi e altre patologie cardiovascolari, tendendo conto che il colesterolo è diviso in HDL, detto colesterolo buono, e in LDL detto colesterolo cattivo.
Se la trigliceridemia ci indica la quantità di grassi che circolano nel sangue, la protidemia totale esprime invece il livello di proteine, mentre sideremia e ferritina sono analisi che riguardano la misurazione del ferro.
La sideremia indica il ferro circolante legato alle proteine usato per produrre l’emoglobina, e se e è bassa può indicare la presenza di anemia da carenza di ferro, mentre la ferritina è l’accumulo di ferro nell’organismo, ed è bassa nelle persone anemiche.
L’insieme di questi esami, garantiscono al donatore di sangue periodico una grande consapevolezza del proprio stato di salute generale. Sapendo quanto è difficile trovare il tempo per fare tutto, poter collegare questo monitoraggio a un gesto solidale come il dono, è un perfetto incontro tra utile e dilettevole, ovvero il benessere del paziente e quello di chi dona. Se non è un fil rouge questo…