Basta un semplice, piccolo prelievo di sangue per individuare cinquanta tipi diversi di cancro. Lo studio, americano, che potrebbe dare nuovo impulso alle diagnosi precoci è stato pubblicato di recente sulla rivista Annals of Oncology.
Secondo gli scienziati, il test permette anche di risalire al tessuto di origine della malattia e quindi di individuarne la localizzazione. Se la ricerca venisse confermata da ulteriori evidenze, sarebbe un passo avanti importantissimo nella lotta ai tumori, basti pensare a quanto sia essenziale, per la salute dei pazienti, scoprire quanto prima la malattia, ancora prima che si manifestino i sintomi, quando ancora è piccola e circoscritta.
A beneficiarne sarebbero anche le casse dei sistemi sanitari nazionali, almeno quelli pubblici, che risparmierebbero su costose terapie e/o operazioni chirurgiche, interventi salvavita e necessari che, di contro, spesso stressano il fisico del paziente.
Lo studio, chiamato Circulating Cell-free Genome Atlas, ha dimostrato che il test Multi Cancer Early Detection, che utilizza il sequenziamento del Dna privo di cellule (cfDna), in combinazione con l’apprendimento automatico, potrebbe rilevare i segnali del tumore e predirne l’evoluzione.
La sperimentazione è stata condotta su 4.077 persone, di cui 2.823 con diagnosi di cancro e 1.254 sane. Il test ha avuto risultati incoraggianti anche su tumori considerati difficili da rilevare agli stadi iniziali, come quelli a carico dell’apparato digerente che vengono generalmente diagnostica soltanto in fase avanzata.