di Enrico Sangiovanni*
Ho donato la prima volta nel 1980. Penso che la prima donazione sia come il primo amore: non si scorda mai. Era una mattinata di luglio e assieme a un mio carissimo amico stavo percorrendo via Toledo, una delle strade più conosciute di Napoli, quando fui avvicinato da una volontaria dell’Avis la quale, gentilmente, mi chiese se volevo donare il sangue.
Credo che quella ragazza non abbia mai incontrato un tipo come me. Subito mi precipitai nell’autoemoteca, ma lei mi rincorse dicendomi che doveva prima compilare la scheda con i miei dati.
Dopo questa operazione ero disteso sul lettino con l’ago infilato nel braccio sinistro: dopo, naturalmente, la visita preliminare. Non ci misi granché: dopo aver consumato un fresco succo di frutta salutai e incrociai, sorridendo, il mio amico che, stupito del mio gesto, mi stava aspettando fuori. «Ho donato il sangue» gli dissi, «e magari ho salvato una vita umana».
Credo sia un sentimento provato da tutti i donatori di sangue: essere felici del proprio gesto perché consapevoli che la donazione di sangue sia il più bel gesto che puoi fare verso il prossimo. Non credo ci sia un gesto migliore!
Inutile dirvi che con il passare degli anni ho continuato a donare, ho perso il conto delle mie donazioni. Per me Avis è una vera passione; una fede, oserei dire.
Nel 1984 riuscii a far parte della schiera dei volontari avisini. Ora sono presidente di Avis Casoria. Non dono più il sangue, anche perché il mio gruppo, AB, è molto comune. Mi sono convertito al plasma. Per chi ha il mio gruppo è preferibile donare il plasma, perché sei paragonato a un donatore universale e, inoltre, puoi donare dieci volte l’anno invece che quattro.
In questi lunghi anni ho fronteggiato, anche da protagonista, molte problematiche relative all’autosufficienza della nostra regione. Non senza difficoltà, le abbiamo quasi risolte tutte anche se, spero, che insieme agli altri sia possibile intensificare il nostro lavoro di sensibilizzazione, affinché la Campania – abbiamo i numeri e le possibilità per farlo – possa eguagliare nel numero di donatori e donazioni le altre regioni. Il cammino sarà duro, ma con la giusta determinazione, raggiungere il traguardo non sarà impossibile.
*Enrico Sangiovanni è presidente dell’Avis comunale Casoria
I donatori raccontano è lo spazio riservato alle esperienze e alle testimonianze dei volontari italiani del sangue e del plasma. Inviaci la tua storia e, se vuoi, anche una tua foto all’indirizzo email redazione@donatorih24.it