Dopo circa nove mesi di epidemia, mentre ancora gli ospedali cercano di creare spazio all’interno delle strutture per i pazienti affetti da Covid, i centri trasfusionali si sono organizzati già da molti mesi, predisponendo un sistema di sicurezza tale che sia capace di tutelare sia i donatori di sangue che i pazienti affetti da patologie.
E se a marzo c’è stata indecisione da parte di tanti donatori – comprensibilmente spaventati dal rischio contagio negli ospedali – i professionisti del sangue già da gennaio non hanno perso un attimo, modificando il sistema della donazione e riuscendo a contenere in modo efficiente il cambiamento.
Nei mesi di febbraio e marzo le circolari diffuse dal Centro nazionale sangue, tutte applicate e ancora valide, si sono moltiplicate per rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi delle donazioni, e per incrementare le verifiche per la salute di tutti coloro che si rivolgono ai centri.
La donazione inoltre, vale la pena ricordarlo, continua a essere uno dei motivi per cui si può uscire di casa liberamente con autocertificazione anche nei territori in cui è in vigore il lockdown che è possibile scaricare qui.
Le misure di sicurezza vigenti nei centri di tutto il territorio italiano:
- Per donare sangue o plasma oggi è necessario prenotare l’appuntamento via telefono o email rivolgendosi al centro trasfusionale oppure ad un’associazione di donatori di sangue sul territorio. Il mondo della donazione nell’ultimo anno si è completamente riorganizzato per non far attendere gli aspiranti donatori all’interno delle sale di attesa ed evitare ogni genere di fila o assembramento.
- I donatori che chiamano il centro trasfusionale o l’associazione per la prenotazione della donazione sono sottoposti al cosiddetto “algoritmo”, cioè una serie di domande standard che permettono all’addetto del centro di valutare la condizione di salute del donatore.
- Bisogna poi sapere che è sospesa temporaneamente la donazione per coloro che sono entrati in contatto con persone affette da Covid-19 e per chi ha soggiornato all’estero. Quindi i luoghi della donazione sono preclusi alle persone che potrebbero avere un’infezione in corso.
- Nel giorno dell’appuntamento per la donazione di sangue, prima di entrare nel centro trasfusionale, il donatore è sottoposto al cosiddetto “triage” composto da controllo della temperatura, e da alcune altre azioni che permettono di verificare la sua condizione di salute.
- Ultimo punto, ma non certo per importanza, è la sicurezza: nei centri trasfusionali è garantito il rispetto di tutte le misure di sicurezza anti Covid-19 che conosciamo bene, tra cui l’utilizzo delle mascherine, le distanze di sicurezza, la disinfezione delle mani.