Sono ridotte a 14 giorni le misure precauzionali per chi ha viaggiato in Cina, e chi ha sostato o transitato nelle zone rosse, anche per tutti coloro che sono stati a contatto con persone con infezione documentata da Sars-CoV-2 e per chi presenta sintomi assimilabili. La circolare pubblicata ieri 2 marzo dal Centro nazionale sangue ha considerato le ultime indicazioni dell’European Centre for disease prevention and control e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’avviso indica alle sedi dei centri trasfusionali di continuare a rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati, riducendo a due settimane la sospensione temporanea, anche per le persone che sono circolate dal primo febbraio nei comuni della regione Lombardia in cui è stata sospesa la donazione: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Per la regione Veneto: Vo’.
Come già nelle precedenti circolari, le strutture e le organizzazioni sono invitate ad aumentare le misure preventive per evitare la diffusione del virus, come i processi di triage nella fase di accoglienza dei donatori nei centri. L’istituto indica inoltre di sensibilizzare i donatori ad informare il servizio trasfusionale in caso di comparsa dei sintomi nei 14 giorni successivi alla donazione.
Il Centro si raccomanda che le associazioni e le federazioni di donatori di sangue garantiscano a tutto il personale la diffusione delle informazioni inerenti all’epidemiologia del Sars-CoV-2, e che garantiscano le misure adottate per la prevenzione. Sono invitate inoltre le Strutture di Coordinamento per le Attività Trasfusionali (SRC) delle Regioni e Province Autonome ad utilizzare la bacheca Sistra per segnalare le carenze delle regioni e monitorare la presenza delle scorte.
Nella circolare tutte le altre indicazioni del Centro nazionale sangue.